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Recensione Selfish Space Edition

Un gioco da tavolo dove a vincere sarà l'astronauta più spietato

Il settore dei giochi da tavolo è enorme, non è infinito come l’universo, ma vista la velocità con cui si espande la somiglianza inizia a essere preoccupante. Perché è vero che più giochi ci sono maggiore è la scelta, ma c’è anche il rischio di perdersi degli ottimi giochi nascosti da ciarpame ludico.
È quello che stava rischiando Selfish Space Edition, un gioco ambientato nello spazio di cui pochissimi hanno sentito parlare. DottorGadget però lo ha scovato e studiato, così da scoprire il grande potenziale che si cela in questo gioco.
Selfish Space Edition è un gioco di carte in cui i giocatori vestono i panni – o le tute – di astronauti in missione nello spazio.
Mentre gli astronauti sono impegnati in attività extraveicolari si accorgono di essere a corto di ossigeno. Le riserve sono troppo scarse per salvare tutti, così inizia una corsa per arrivare all’astronave e mettersi in salvo.
Il ritorno all’astronave è spietato perché solo un astronauta si può salvare. Così il gruppo di astronauti non solo non coopera, ma fa di tutto anche per intralciare e rallentare gli ex-compagni.
Nella competizione entrano in gioco anche le imprevedibilità dello spazio cosmico, che tra asteroidi, nebulose misteriose, anomalie gravitazionali, radiazioni cosmiche e altri imprevisti rendono il gioco ancora più faroce (e divertente).

Che gioco è e come si presenta

Selfish Space Edition è un gioco da tavolo super competitivo, da 2 a 5 giocatori, rapido e molto divertente.
Il gioco è interamente basato su carte e ha uno stile grafico molto curato e fatto davvero bene.
Ogni giocatore ha la sua carta astronauta double-face, su un lato c’è l’astronauta vivo e sul retro l’astronauta morto. Questo perché un giocatore morto ha finito di giocare, ma i resti del povero astronauta possono ancora essere coinvolti dalle azioni degli altri giocatori.
Lo scopo del gioco è raggiungere per primi l’astronave, e per farlo dovete sia pensare alla vostra sopravvivenza, sia intralciare gli altri astronauti. Attenti però a non pensare troppo agli avversari, perché in Selfish Space Edition non ci deve essere per forza un vincitore. Se tutti gli astronauti rimangono a corto di ossigeno, muoiono tutti e nessuno vince.

Le carte di Selfish Space Edition sono di vario tipo e troviamo le 5 Carte astronauta di colori differenti per i giocatori; la Carta astronave che rappresenta l’obiettivo per la vittoria; le Carte azione che permettono di svolgere azioni di vario tipo durante il proprio turno; le Carte ossigeno, che vanno spese nel proprio turno per sopravvivere; le Carte spazio che si collocano sul tavolo mentre l’astronauta si sposta verso l’astronave e possono apportare modifiche significative al turno o alla partita.
L’unico elemento diverso dalle carte è la Guida della Missione, una striscia in cartone con grafica spaziale che indica lo spazio che separa gli astronauti dall’astronave. Chi lo percorre tutto senza finire l’ossigeno si mette in salvo e vince la partita.

Come si gioca a Selfish Space Edition

A inizio partita i giocatori prendono la loro Carta astronauta e ricevono 4 Carte ossigeno singole, una Carta ossigeno doppia più 4 carte a caso dal mazzo delle Carte azione (che include anche le rimanti carte ossigeno).
Le carte astronauta vanno collocate in basso su un’ipotetica linea di partenza. Con la Guida della Missione si posiziona la Carta astronave alla distanza corretta. La distanza equivale a 6 carte, quindi 6 mosse in avanti. Alla settima si raggiunge l’astronave.
Di fianco alla Guida della Missione vanno collocati i 2 mazzi: uno delle Carte azione, l’altro delle Carte spazio.

Il turno del giocatore si compone di 3 fasi: Pesca, Azione, Respira o Viaggia. La prima fase è pescare una carta dal mazzo delle azioni e aggiungerla alla propria mano (si pescano azioni o ossigeno).
Nella seconda fase si giocano le carte azione e un giocatore può usarne il numero che vuole, da zero a tutte quelle che ha in mano (se si hanno in mano solo carte ossigeno si passa direttamente alla fase successiva senza troppi dubbi).
Nella terza fase l’astronauta deve respirare per rimanere in vita. Se il giocatore decide di stare fermo scarta una carta ossigeno, se invece vuole muoversi avanti di uno spazio deve scartare 2 carte ossigeno (o una carta ossigeno doppia).
Se l’astronauta si muove in avanti deve colmare lo spazio lasciato alle spalle con una Carta spazio. La si pesca dal mazzo e la si colloca dietro all’astronauta. Queste carte possono essere spazio vuoto e non avere effetti, ma possono anche portare effetti devastanti sul gioco. Dopo aver svolto l’eventuale effetto della Carta spazio il turno passa al giocatore successivo. Si continua così fino a quando un astronauta raggiunge l’astronave e vince, oppure tutti muoiono e si finisce senza vincitori.

Le Carte azione e le Carte spazio

Come vedete dal regolamento il gioco è molto semplice. Ad aggiungere imprevedibilità e bastardate, sia volontarie che casuali, ci pensano le Carte azione e le Carte spazio.

Le Carte azione permettono ad un giocatore di muoversi avanti di uno spazio, di rubare carte, di rubare ossigeno, di far scartare 1 ossigeno o far arretrare un avversario di uno spazio. In aggiunta c’è anche lo Scudo che permette di proteggersi dalle Azioni degli avversari.
Se le Carte azioni danno sempre vantaggi a chi le usa e sono mosse volontarie, le Carte spazio agiscono in modo del tutto differente. Sono carte che entrano in gioco in modo casuale (vengono pescate e non si prendono dalla propria mano) e l’effetto può anche essere nefasto.

Le Carte spazio rappresentano ciò che attraversano gli astronauti mentre si muovono verso l’astronave. Nel migliore dai casi una carta spazio vi permette di muovervi in avanti di 1 spazio supplementare (ma c’è solo una carta del genere, quindi è rarissima) oppure di pescare una carta azione a fine turno.
In un altro caso fortunato può capitarvi lo spazio vuoto che non dà effetti, e in fin dei conti è un bene. Le altre carte o danno effetti da valutare caso per caso, oppure sono tra il negativo e il molto negativo.
Le carte da valutare sono quelle dello scambio di posto con un altro astronauta. Può essere un vantaggio, ma se si è in testa la carta diventa negativa perché bisogna per forza perdere il vantaggio a favore di un avversario. Lo scambio di posto può avvenire anche con un giocatore morto, ed ecco il perché della carta double face. Anche da morto, un astronauta può essere coinvolto nel gioco.
Le carte spazio negative invece possono farci perdere 2 ossigeno, farci scartare 2 carte, farci muovere indietro di uno spazio o bloccare l’uso delle carte azione.

Considerazioni e giudizio finale

Selfish Space Edition è un gioco da tavolo che rischiava di finire nel dimenticatoio senza che nessuno gli desse una chance mettendolo alla prova.
Purtroppo nel settore dei giochi da tavolo è una cosa che capita sempre di più frequente. Ogni anno escono centinaia di nuovi giochi, e molti faticano a ritagliarsi uno spazio mediatico sufficiente.
Questo capita soprattutto con i piccoli editori, che hanno meno mezzi – o anche esperienza – per avere una comunicazione efficace e proporre nel migliore dei modi ogni gioco.
Direi che è proprio il caso di Ridley’s Games, che è riuscita a ottenere un buon successo con il party game Avocado Smash, ma questo non ha fatto da traino per gli altri titoli del suo catalogo.
Questo è un peccato, perché Selfish Space Edition è un gioco che merita davvero. Intendiamoci, non è un capolavoro o un must have che ogni giocatore deve avere nella sua collezione. Per la sua categoria però è un ottimo gioco, è rapido, divertente, ha una bella grafica e delle meccaniche semplici ma ben studiate. La longevità non è altissima, ma è normale per questo tipo di giochi. Anche perché le partite sono rapide e in 1 ora se ne possono fare anche 4 o 5. La rigiocabilità invece è alta, soprattutto perché si impara alla svelta e potete improvvisare sfide anche con chi non ci ha mai giocato.
Il gioco è in inglese, ma DottorGadget ha tradotto per voi il regolamento, su ci sono anche le spiegazioni delle varie carte. Per giocarci però basta anche una minima conoscenza dell’inglese, giusto per leggere l’effetto sulla carta senza passare dal regolamento tradotto.
Infine una precisazione sul nome. Selfish Space Edition è l’unica edizione esistente, non c’è un Selfish “liscio” o altre Edition con altre ambientazioni. Almeno per il momento, perché non sarebbero male anche altre varianti di queste meccaniche di gioco.

19,90 su dottorgadget.it

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