Tazza Rispettate la barba!
Una tazza per chi è barbuto e incute timore e rispetto
Tanto tempo fa la barba non era solo segno di virilità, era anche la norma per buona parte dei maschi. In base alle epoche però la barba ha assunto ruoli diversi, da periodi in cui si esigeva un viso glabro, ad altri in cui la barba veniva curata con baffi, baffetti, pizzetti e barbette.
Oggi invece la moda hipster ha fatto tornare in auge le fecce barbute, quelle che non hanno solo la barba sfatta da qualche giorno, ma hanno una barba lunga che ha richiesto mesi di paziente attesa.
Certo, la barba non è sciatta ma è curata come se se fosse una fluente chioma, però sempre di barba si tratta e l’effetto è il medesimo di vedere un uomo barbuto qualsiasi.
La barba però genera sempre reazioni discordanti, da chi è modaiolo e apprezza lo stile hipster, a chi odia le facce pelose e trova gli uomini barbuti – soprattutto i giovani – davvero brutti.
In ogni caso c’è un problema di fondo e lo stile centra davvero poco. Sto parlando degli impiccioni, perché il problema non è avere o no la barba o come la si porta, bensì il fatto che c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da dire sulle nostre scelte.
Ecco perché è nato il Mug Respect the Beard, una tazza in ceramica dotata di una grafica speciale creata proprio per ribellarsi ai giudizi altrui.
Perché la contrapposizione che è nata tra barbuti e glabri, con quest’ultimi che disprezzano il volto villoso e rude, è assurda. La barba può anche non piacere – è legittimo – ma bisogna rispettarla.
Per promuovere questo nuovo movimento filosofico, una sorta di quieto vivere applicato alle scelte stilistiche ed estetiche di ognuno di noi, è nata questa tazza rispettate la barba!
Il rispetto è sempre importante e il concetto andrebbe allargato a tutto, in questo caso però la tazza è pensata per i barbuti e per chi vive vicino a loro che stressa proprio per via della barba.
La barba va rispettata, sempre, anche perché solo un folle si metterebbe contro ad un uomo barbuto. Potrebbe essere Chuck Norris.
“Ciascuno deve pensare alla sua barba prima di pensare a quella degli altri.”
Giovanni Verga (da I Malavoglia)