LED Cube, l’evoluzione del cubo
Il futuro dei giochi passa ancora da un cubo
Era il lontano 1974 quando Erno Rubik creò il suo mitico cubo. Oggi a cavallo tra il 2012 e il 2013 il settore dei giochi ha fatto passi da gigante ma nonostante la tecnologia la faccia da padrone il pezzo forte del settore è ancora un cubo.
Il suo nome completo è chilometrico, si chiama Princip Interactive LED Futuro Cube, ma sono certo che quando sarà molto diffuso i suoi fan sapranno trovargli un nome più breve e immediato.
Le dimensioni sono paragonabili a quelle del cubo di Rubik e sono certo che chi lo ha creato deve molto al caro vecchio cubo nonostante le modalità di gioco lo renderanno completamente differenti.
Difatti le facce ricoperte da LED RGB ordinati in schemi 3×3 è la stessa struttura del cubo di Rubik ma non aspettatevi una versione digitale del classico gioco meccanico, anche perché avendo solo 3 colori non potrebbe replicare il gioco originale.
Al massimo potrete cimentarvi in una modalità di gioco che è ispirata al cubo di Rubik, dove dovrete muovere i LED per fare le facce opposte dello stesso colore, rendendo così fattibile una sorta di Rubik pur avendo solo 3 colori.
Il LED Cube (in attesa di un nickname ufficiale lo abbrevio io!) non si limita a delle facce interattive touchscreen, al suo interno racchiude ben altre tecnologie che lo renderanno completo e con potenzialità tutte da esplorare.
Difatti il produttore ha programmato ben 12 modalità di gioco ma a breve rilascerà i “Developer tools” (strumenti per gli sviluppatori) con cui chiunque ne sia in grado potrà crearne di nuove sfruttando le grandi potenzialità del cubo.
Oltre alle facce touch è dotato di accelerometro, che vi permetterà di interagire con il cubo anche muovendolo o facendolo roteare, oppure impartire comandi attraverso il sistema di riconoscimento di alcuni movimenti preimpostati, per esempio muovendolo facendo un cerchio nell’aria lo resetterete.
Ha 4 canali audio in modo che i giochi potranno anche basarsi su segnali sonori, oppure fare da semplice accompagnamento ad altri giochi dicendovi i punteggi o i risultati ottenuti.
Quando vi arriverà a casa avrete tra le mani uno dei giochi più evoluti e completi mai creati (seppur ci siano ancora grossi margini di miglioramento, come più colori per i LED o addirittura facce con veri e propri schermi touch), inoltre il software aperto che permetterà a chiunque di creare nuovi giochi lo rende ancora più interessante e con potenzialità ancora da esplorare.