EziSmart
Una periferica per trasformare gli smartphone in dei telefoni a conchiglia
L’ultima moda nel settore della telefonia mobile è il ritorno dei modelli a conchiglia. A dire il vero non credo sia un vero ritorno, è solo una stravaganza del momento che non andrà certo ad intaccare il dominio degli smartphone.
La presenza di modelli alternativi agli smartphone però è anche una necessità per moltissime persone, non solo per motivi di budget visto che ci sono smartphone economici ma per questioni pratiche.
Pensiamo alle persone anziane, spesso hanno parecchi problemi con gli schermi touchscreen e con le interfacce minuscole dei sistemi operativi, per questo i telefoni con tastiera sono irrinunciabili.
Il problema è che i telefoni con i tasti sono anche privi di moltissime funzioni e non sono minimamente paragonabili ai moderni smartphone, un vero smacco per chi vorrebbe usarli ma non ha feeling con il touchscreen.
La soluzione la propone un inventore svedese di origine coreana, si chiama Richard Chan ed è l’ideatore di EziSmart, una periferica per smartphone che li trasforma in dei telefoni a conchiglia.
Il suo prototipo è un esclusiva per i dispositivi Android e va ad aggiungere una speciale tastiera che presenta varie differenze rispetto a quelle che troviamo abitualmente sui cellulari.
La prima differenza è la tipologia dei tasti che non sono più dei semplici bottoni ma hanno varie zone di pressione che dividono le classiche lettere per la scrittura dei messaggi.
Questo accorgimento potrebbe essere molto gradito da chi non ama la scrittura con T9 o con il classico sistema dei vecchi telefoni.
Le novità della tastiera però non finiscono qua visto che incorpora anche dei tasti comando che avvicinano quelli fisici o virtuali presenti sullo smartphone.
Francamente non saprei come giudicare EziSmart, l’idea sembra valida ma analizzandola bene potrebbe non essere così buona come appare nel primo impatto.
Innanzitutto uno smartphone a conchiglia è davvero enorme, sembra una caricatura di un classico modello con questo formato.
I veri dubbi però riguardano la tastiera, molti tasti sono piccoli mentre quelli grandi sono divisi in quattro zone, quindi è come se fossero a loro volta piccoli. Se le persone anziane hanno difficoltà ad interagire con un’interfaccia con caratteri piccoli perché mettere dei tasti di questa misura?
In base a queste considerazioni non credo che EziSmart sia in grado di farsi apprezzare da molte persone, parere personale ma che è rafforzato dall’andamento della campagna di raccolta finanziamenti su KickStarter. Se non è un flop poco ci manca.
Maggiori informazioni su kickstarter.com
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