Cucchiaini di parigina

A volte su Kickstarter, la celebre piattaforma di crowdfunding, ci sono delle campagne di raccolta finanziamenti un po’ esagerate.
E’ il caso del progetto delle Edible Cutlery, una proposta di una ragazza americana che ha come obiettivo quello di ridurre lo spreco di plastica causato dai cucchiaini di plastica per il gelato sostituendoli con delle versioni di parigina.
L’obiettivo è nobile e l’idea è valida, peccato che la mia gelateria di fiducia abbia da tempo i cucchiaini di parigina, quindi perché finanziare un prodotto che esiste già?
Oltre a questa motivazione c’è anche quella logistica, gli Edible Cutlery verranno prodotti negli USA e spediti in ogni parte del mondo; immagino già la ressa di gelatai di Milano, Roma o Palermo che ordinano le parigine in Texas!
Intendiamoci, il consumo di plastica causato dai cucchiaini è notevole, quindi proporre un cambio di filosofia e adottare i cucchiaini di parigina è una proposta del tutto sensata; meno pretendere di essere gli inventori di questi cucchiaini (tra un po’ su Kickstarter troveremo anche chi chiede soldi per finanziare la sua super ricetta: il gelato).

Ora però mettiamo per un attimo da parte questa proposta texana e pensiamo al vero problema: perché i cucchiaini di parigina sono una soluzione così di nicchia?
Le gelaterie che li usano sono pochissime e questo è un vero peccato, sia per questioni ecologiche sia perché perdiamo l’opportunità di mangiarci ogni cosa del gelato; tovagliolino a parte.
Direi che potremmo abolire anche le coppette di cartone, tutto cialda o parigina, così l’impatto ambientale delle gelaterie viene ridotto grazie al minor consumo di carta e plastica.
Tuttavia c’è un problema, l’ultima volta che ho mangiato un gelato con il cucchiaino di cialda è durato pochissimo; dopo due cucchiaiate l’ho divorato per sbaglio e la coppetta era ancora piena. Questo è il vero limite dei cucchiaini edibili: come si fa a farli arrivare fino in fondo?

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