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Copertura antipioggia da bici

Una copertura che ripara il ciclista dai fastidi del maltempo

La bicicletta è un mezzo di trasporto straordinario e non è solo un modo per fare attività fisica. Se il posto di lavoro o la scuola non si trovano a distanze proibitive può essere il modo ideale per fare avanti e indietro: non inquina, si eliminano i costi della benzina, non ci sono abbonamenti o biglietti da pagare e si elimina anche il problema del traffico.
L’unico inconveniente è che in caso di maltempo non ha alcuna protezione per il ciclista, parafanghi a parte. In caso di pioggia o si prende la macchina (o i mezzi) oppure ci si attrezza per affrontare anche le intemperie. In queste situazioni però non basta un ombrello come per chi va a piedi, anche perché in bici è pericoloso, ci vuole qualcosa di specifico e ben congegnato.
Un esempio visto tempo fa è Boncho, un poncho da bici che va oltre alla semplice mantella; è un modello rigido pensato per essere agganciato al manubrio, in questo modo la protezione è sempre ferma e fissa e non dà alcun fastidio a chi pedala.

Boncho però non è l’unica soluzione estrema contro il maltempo, un’azienda svizzera ha creato una copertura antipioggia che trasforma le bicilette in dei cloni a pedali della BMW C1.
Se il nome della BMW non vi dice niente si tratta dello stranissimo scooter che la casa bavarese ha creato agli inizi degli anni 2000. Si trattava di uno scooter rivoluzionario visto che aveva una copertura rigida che faceva da parabrezza e tettuccio.
L’idea era senza dubbio interessante anche se il mercato non l’ha particolarmente apprezzata, difatti la C1 di BMW è stata prodotto solo per 4 anni (dal 1999 al 2003). Dove ha fallito uno scooter però potrebbe riuscire una bici, anche perché in vendita non c’è una bici con tettuccio ma solo la copertura da aggiungere su ogni bicicletta.
Il suo nome è Dryve e potrebbe rivelarsi uno degli accessori più apprezzati da chi usa molto la bici o dai cicloturisti. Dryve è una copertura semirigida trasparente che forma un arco che parte da sotto la sella e finisce sul manubrio, in questo modo il ciclista è ben coperto e può pedalare senza bagnarsi anche in caso di pioggia. L’unico caso in cui Dryve potrebbe essere inefficace è quando c’è molto vento trasversale, in quel caso la mancanza di protezioni laterali è un bel problema.

Per quanto riguarda la qualità dei materiali invece siamo a livelli eccellenti, la copertura è molto robusta e non teme neanche il vento forte. Il materiale principale è PVC mentre ha una sorta di oblò rigido in policarbonato resistente all’acqua che offre una migliore visuale.
Nonostante tutto il peso si ferma a solo 1,5 Kg quindi la bici non è appesantita dalla sua presenza, inoltre è molto semplice sia da installare sia da ripiegare e lasciare appeso dietro alla sella.
Infine segnalo che il retro della copertura è pensato anche per essere personalizzato, questa caratteristica è stata pensata dal produttore per poterla sfruttare come spazio pubblicitario, una cosa che piacerà molto a spedizionieri o lavoratori che vogliono pubblicizzare la propria attività mentre girano per lavoro.

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