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Console Capcom Home Arcade

Anche Capcom si lancia nel settore delle operazioni nostalgia videoludiche

Il retro gaming è sempre stata una parte importante del settore dei videogiochi, anche se fino a qualche anno fa si poteva definire una nicchia.
Negli ultimi anni invece il retro gaming è cresciuto moltissimo, vuoi per un senso di già visto che spesso si ha con i nuovi giochi, vuoi per una maggiore attenzione da parte delle software house. Che poi può essere anche la stessa cosa: ci sono meno idee, allora riciclo i capolavori del passato che assicurano ottimi profitti a basso prezzo.
Questa operazione nostalgia però non funziona solo con le riedizioni dei giochi, quindi software. Va alla grande anche con l’hardware, tanto che ogni produttore o quasi ha lanciato una sua console in versione mini. Si è partiti con Nintendo e il NES, poi lo SNES e ha ruota hanno seguito tutti Nintendo. Sony con la PlayStation, ma anche SEGA, Atari, Commodore e di certo anche qualcun altro.
Lo dimostra il fatto che perfino i produttori di giochi si stanno lanciando in questo redditizio settore. Capcom, storica software house giapponese, è pronta a lanciare sul mercato la sua console nostalgica da salotto.
Si chiama Capcom Home Arcade, ed è una console che sembra progettata proprio per dividere il pubblico.
Partiamo col design, anche perché non passa certo inosservato. La console è a forma di logo della Capcom, con la scritta nel classico font di colore giallo e blu. I controller non ci sono, difatti sono inglobati nel logo, il quale offre una doppia postazione in stile sala giochi con cloche e pulsantiera con ben 8 tasti ciascuna.
Questo design è molto figo, ma ha anche delle criticità. Una non è certo lo spazio, difatti non pensiate cdi dover giocare appiccicati al compagno o avversario. La Capcom Home Arcade è bella grossa, così c’è spazio per giocare in 2. La scritta Capcom è lunga ben 74 cm e alta 22 cm, mentre lo spessore è di 11 cm. Quindi è un elemento grosso, perfetto per giocare in 2 ma anche ingombrante.
Il vero problema però non è l’ingombro, ma la collocazione per giocare in due. Con i coin op da sala giochi si sta in piedi, quindi il problema non si pone. In salotto sul divano invece potrebbe essere complicato trovare la posizione. Su questo però confido nella vostra inventiva.
Per il resto la console è dotata di HDMI, cavo di alimentazione USB e anche Wi-Fi, anche se al momento non è chiaro a cosa serve la connettività (ad esempio multiplayer online).
Ciò che più interessa sono i giochi e il catalogo non è ampio ma bello succulento. I giochi sono 16, ma ci sono titoli spettacolari da giocare in 2 con i controlli in stile sala giochi. Ci sono giochi come Final Fight, Ghouls’n Ghosts, Armored Warriors, Mega Man: The Power Battle, Giga Wing e ovviamente lui, il picchiaduro dei picchiaduri: Street Fighter II (Hyper Fighting). Insomma, di roba bella da giocare ce n’è, e di sicuro di sono meno polemiche da fare rispetto ad altre console uscite in precedenza.
Tutto questo però ha un costo e anche bello elevato: 229,99 Euro. Sono davvero tanti visto che è circa il triplo delle altre console nostalgiche uscite fin ora. Secondo voi ha un senso o è troppo elevato e verranno vendute pochissime Capcom Home Arcade?

Maggiori informazioni su capcomhomearcade.com

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