Recensioni The Mind Extreme
Un gioco in cui occorre una connessione mentale coi compagni
Qualche tempo fa ho recensito The Game, un gioco di carte dal regolamento molto semplice ma assai difficile da completare. Quando ho visto per la prima volta The Mind ho subito avuto la sensazione di trovarmi di fronte allo stesso gioco. In parte ci sono delle similitudini come tipologia di gioco, ma la “colpa” di questa sensazione è dovuta alla grafica delle carte che ricorda molto quelle di The Game. Questa somiglianza però si spiega facilmente, seppur i giochi siano di due autori differenti, l’illustratore è il medesimo. Come è lo stesso l’editore, Nürnberger-Spielkarten-Verlag per l’edizione originale tedesca, dV Giochi per la localizzazione italiana.
Dopo aver visto queste similitudini stilistiche però direi che possiamo vedere la sostanza; quindi il gioco e cosa lo rende diverso da The Game.
Che gioco è e come si presenta
Il gioco in mio possesso per questa recensione è The Mind Extreme, una variante di The Mind che lo rende ancora più difficile. La variante Extreme è un gioco a sé stante, non un’espansione, quindi non è necessario avere The Mind per giocarci.
The Mind Extreme può essere giocato da 2 a 4 giocatori e le partite hanno una durata massima di circa 20 minuti. La durata però può essere anche più breve visto che si può perdere anche molto prima.
Trattandosi di un gioco di carte ha una scatoletta in formato tascabile grande come molte altre produzioni di Dv Giochi. Ad esempio il già citato The Mind o anche Coloretto o Origami.
All’interno troviamo 2 mazzi di carte numerate da 1 a 51, con un mazzo con le cifre bianche e uno con le cifre rosse. In più ci sono le carte Livello da 1 a 12, le carte Vita che raffigurano il coniglio della cover del gioco e infine le carte Shuriken, le stelle ninja.
Come di gioca a The Mind Extreme
Il regolamento è molto semplice e veloce da spiegare. Si prendono le carte numerate rosse e bianche, si mischiano e si forma un mazzo di pesca unico. Al centro del tavolo si mette la pila delle carte Livello girate a faccia in su in ordine crescente. Solo nelle partite in coppia però si usano tutte e 1 le carte livello. In 3 ci fi ferma al 10, mentre il 4 ci si ferma al livello 8.
A lato, a disposizione di tutti i giocatori, invece vengono lasciate una carta Shuriken e un numero di carte Vita pari al numero di giocatori.
Ora si può iniziare a giocare. Ogni livello indica anche quante carte deve pescare ogni giocatore, nel primo livello la mano è di 1 carta, nel secondo di 2 carte e così via.
Lo scopo del gioco è quello di scartare le carte ai lati della carta Livello; da un lato le bianche seguendo un ordine crescente, dall’altro le rosse seguendo un ordine decrescente.
In The Mind Extreme non c’è un ordine di gioco, ognuno deve decidere e capire se e quando scartare i propri numeri. La parte più importante del gioco è che non si può comunicare né a parole né con i gesti. L’unica cosa che si può fare è guardarsi a vicenda, scrutare i comportamenti e le reazioni che hanno i giocatori di fronte alla loro mano. Poi si valuta anche la propria mano e si decide cosa fare. Da qui il nome The Mind, perché deve nascere una sorta di connessione mentale tra i giocatori. Se non si crea, la sconfitta diventa imminente e inevitabile.
Quando tutti i giocatori hanno scartato le carte della loro mano si procede con il livello successivo. Se invece mentre si scartano le carte si commette un errore, quindi non si rispetta l’ordine crescente o decrescente di un mazzo, bisogna usare una carta Vita e si continua a giocare. Se non si hanno più carte vita a disposizione si perde la partita.
Le carte Stella Ninja invece servono per eliminare una carta dalla mano di ogni giocatore. Si possono usare in ogni momento della partita, un giocatore alza la mano e dichiara di volerla utilizzare. Se tutti i giocatori sono d’accordo la carta Shuriken può essere usata. A questo punto tutti i giocatori scartano una carta e la mettono davanti a loro a faccia in giù seguendo una regola. Si può scartare solo o la carta bianca più bassa o la carta rossa più alta.
Ci sono ancora due cose da spiegare per concludere il regolamento. Una è quella che rende davvero Extreme questo gioco.
Alcuni livelli presentano sul lato bianco o sul lato rosso il simbolo di una mano. In un caso c’è anche doppio, quindi sia sul rosso che sul bianco. La mano significa che quella pila va giocata alla cieca. Questo significa che i giocatori scartano le carte ma a faccia in giù, solo alla fine del livello si gira la pila e si scopre se l’ordine è corretto. Se è tutto giusto si procede con il livello successivo, altrimenti avete bisogno di tante carte vita quanti errori avete fatto.
Dopo questa regola che rende difficilissimo The Mind, ecco un piccolo sospiro di sollievo. Il gioco prevede anche delle ricompense per aiutarvi ad arrivare all’ultimo livello. Le carte Livello 2, 3, 5, 6, 8 e 9 hanno nell’angolo in basso a destra un simbolo che corrisponde a una ricompensa che può essere 1 Vita o 1 Stella Ninja.
Differenze con The Mind “base”
Per aiutarvi nell’eventuale scelta su quale versione prendere ho letto anche le regole di The Mind base per poter evidenziare le poche ma sostanziali differenze tra i due giochi.
La prima differenza è la mancanza dei due mazzi con ordini differenti. In The Mind c’è solo un mazzo bianco che però arriva fino a 99. Quindi c’è solo una pila per gli scarti che va sempre in ordine crescente.
La seconda differenza è la mancanza dei turni alla cieca in cui giocare le carte a faccia in giù.
Tutto il resto dovrebbe essere identico, ma anche se si tratta di solo 2 regole, sono modifiche che rendono giustizia al nome The Mind Extreme. The Mind è stato reso per davvero molto più estremo.
Considerazioni finali
The Mind è una piccola perla nel campo dei filler. La tipologia di gioco non lo rende adatto a tutti, un po’ perché deve piacere il genere, un po’ perché è necessario avere la compagnia giusta. Se gli altri giocatori non si fanno prendere dal gioco e lo approcciano superficialmente diventa un gioco dove si scartano le carte a caso. Per poter apprezzare al meglio The Mind invece bisogna cercare di entrare nella mente dei compagni, cercare di leggere il loro atteggiamento, i loro sguardi e capire quando è giusto giocare e quando è meglio aspettare le loro mosse.
Anche se sembrano cose che rientrano nel paranormale in realtà c’è un fondo di verità. La mente non possiamo leggerla, ma partita dopo partita si iniziano a riconoscere quei segnali che, se letti in modo corretto, creano una sorta di connessione tra i giocatori.
Basta questo per vincere? Ovviamente no, la connessione non è facile da creare, senza contare che nella variante The Mind Extreme il gioco diventa davvero cattivo. C’è però una cosa che è sempre una salvezza nei giochi (come nella vita): la fortuna. A volte si gioca del tutto a caso e si passa il livello.
The Mind e The Mind Extreme sono entrambi giochi molto validi. A voi la scelta su quale prendere tra la versione base più abbordabile e la versione Extreme, per chi ama le sfide impossibili.
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