Recensione SCOPE Stalingrad
Un filler che mette in scena una sfida tra cecchini durante la Battaglia di Stalingrado
La Battaglia di Stalingrado è uno degli eventi chiave della Seconda Guerra Mondiale. Combattuta tra il 1942 e il 1943, è la prima grande sconfitta dell’esercito tedesco, il quale fallì nel tentativo di conquistare Stalingrado e prendere il controllo della regione tra il Don e il Volga. Inoltre quella battaglia segnò anche l’inizio dell’avanzata dell’armata rossa verso ovest, conclusasi con la conquista di Berlino e la morte di Hitler.
La battaglia fu molto cruenta e distruttiva, con Stalingrado ridotta in macerie. In questo contesto urbano i cecchini divennero un’arma molto importante per entrambi gli schieramenti.
È in questo contesto che è ambientato SCOPE Stalingrad, un nuovo gioco da tavolo di Draco Ideas che porta nel bel mezzo della Battaglia di Stalingrado.
Che gioco è e come si presenta
SCOPE Stalingrad è un gioco di carte pensato per 2 giocatori (ma ha una variante per giocare anche in 3 o 4) molto veloce e che potrebbe diventare il filler ideale per tutti gli amanti dei wargame. Difatti una partita dura 10-15 minuti.
La prima volta che ho visto il gioco pensavo di trovarmi di fronte ad una versione da tavolo del film Il nemico alle porte. Film ambientato proprio durante la Battaglia di Stalingrado e con protagonisti due cecchini – uno tedesco e l’altro sovietico – che cercano di uccidersi l’un l’altro.
In parte ci sono delle analogie visto che SCOPE è una sfida tra i due giocatori e i cecchini sono i protagonisti. Nel gioco però non c’è solo un testa a testa tra due cecchini, ci sono due squadre che hanno anche altre tipologie di truppe come bersaglio.
Il gioco è davvero molto particolare, è tutto basato su carte e le meccaniche non solo legate all’ambientazione.
È un gioco dove è richiesta soprattutto una buona memoria, difatti come setting e una piccola parte di meccaniche ha qualcosa in comune con il Memory. Il gioco però è ovviamente molto più evoluto ed elaborato, per aggiungere elementi strategici e psicologici. Un po’ come potrebbe essere un’estenuante sfida tra due veri cecchini nascosti tra le rovine di Stalingrado.
All’interno della scatola troviamo 60 carte divise in due mazzi con 30 carte per i tedeschi e 30 carte per i sovietici.
Ogni mazzo è formato da 3 carte Cecchino; 14 carte Area Vuota; 2 carte Esca; 1 carta Sparo e 10 carte Unità (2 Ufficiali, 2 Scout, 2 Mortai, 2 Mitraglieri e 2 Fanteria).
Tutte le carte hanno un’immagine che raffigura la tipologia e il relativo punteggio. Le carte vuote e esca non danno punti, le unità valgono 1 punto tranne gli Ufficiali che valgono 2. Lo stesso vale per i cecchini che valgono 2 punti ciascuno.
Per gli amanti dei giochi intonsi segnalo che all’interno della confezione è incluso un set di bustine protettive.
Come si gioca a SCOPE Stalingrad
SCOPE ha due modalità di gioco principali: Base e Avanzato e ognuna propone differenti Scenari per renderlo più vario e longevo.
In una partita base si sceglie la dimensione del fronte della battaglia che corrisponde a una griglia di carte. C’è una tabella con 5 differenti formati (4×3 – 5×3 – 4×4 – 6×3 – 5×4) e le relative unità da utilizzare visto che nessuna griglia usa tutte le 30 carte del mazzo.
Le carte vanno disposte a faccia in giù in modo casuale, ma il giocatore può guardare il suo fronte quando vuole per sapere come sono distribuite le carte.
Negli scenari ci sono sempre almeno 2 cecchini per schieramento, perché una delle condizioni di vittoria è quella di eliminare 2 carte cecchino. Chi ci riesce per primo vince.
Il secondo modo per vincere una partita è attraverso i punti, ogni scenario ha un totale di punti da raggiungere per vincere che va dai 6 punti della griglia 4×3 ai 9 punti della griglia 5×4. Quindi eliminando 2 cecchini, anche se varrebbero 4 punti totali, si vince la partita. Se invece si elimina solo un cecchino, i suoi 2 punti si sommano alle altre unità nel tentativo di raggiungere il totale richiesto per la vittoria.
Nel proprio turno un giocatore sceglie tra 2 azioni: Cercare o Muovere.
Se decide di Cercare sceglie una carta dalla griglia del giocatore avversario e la guarda. Ora si trova di fronte a varie opzioni:
Se la carta è un Area vuota non succede nulla.
Se la carta è un’Esca è obbligato a sparare. Poi la carta torna a faccia in giù al suo posto.
Se trova un’Unità il giocatore può scegliere se sparare e uccidere il bersaglio, oppure non sparare.
Qui uno potrebbe chiedersi perché mai dovremmo risparmiare un bersaglio visto che porta punti. Il motivo è che ogni volta che spariamo dobbiamo rivelare dove si trova uno dei nostri cecchini. Quindi se puntiamo a vincere eliminando i due cecchini e non ci interessa la vittoria a punti, potremmo decidere di non sparare a tutte le unità visto che daremmo solo un vantaggio al nostro avversario. Per questo la sopracitata carta Esca è molto fastidiosa, perché siamo obbligati a sparare, rivelare la pozione di un cecchino e non prendiamo nemmeno punti.
Rivelare la posizione del nostro cecchino però non significa dire al nemico la carta esatta, bensì digli solo in quale quadrante si trova. La carta proiettile serve a questo. Quando spariamo la appoggiamo al centro di un quadrante 2×2. In questo modo l’avversario sa che tra quelle 4 carte c’è un cecchino, ma deve comunque trovarlo.
Quando eliminiamo un’unità prendiamo la carta del nemico, e lui la rimpiazza con una carta Area vuota. Così alla fine di ogni turno abbiamo sempre una griglia completa di carte a faccia in giù.
La seconda azione che può svolgere è Muovere. L’azione è molto importante soprattutto nei turni successivi a uno sparo. Difatti ci permette di mischiare a nostro piacere le carte in un quadrante. In questo modo possiamo muovere anche i cecchini e provare a nasconderli ai colpi del nemico. L’azione è utile anche per depistare, ad esempio possiamo prendere le carte, fare finta di mischiarle e rimetterle come erano prima.
Il gioco prosegue turno dopo turno fino a quando un giocatore non elimina 2 cecchini o raggiunge i punti necessari per vincere.
Scenari tematici del gioco Base
Gli Scenari tematici usano come punto di partenza le 5 griglie del gioco base, alle quali si apportano delle modifiche in base allo scenario scelto.
Duello d’Assi: Si usa solo una carta cecchino per lato. Ogni cecchino ha 3 vite e per eliminarlo bisogna colpirlo 3 volte.
Rompere la catena di comando: Si usano 2 carte Ufficiale per schieramento, si vince quando si eliminano gli ufficiali del nemico.
Neutralizzare l’artiglieria: Si usano 2 Mortai e 2 Scout per schieramento. Si vince quando si eliminano tutte e 4 le unità.
Gioco Avanzato
Nel gioco avanzato si seguono i setting e le regole del gioco base, in aggiunta però ogni tipologia di unità fornisce un’azione supplementare esclusiva.
Nel mio turno rivelo un’Unità (non sempre è necessario rivelarla) ed eseguo la sua azione. In alcuni casi c’è anche un’azione che si sblocca quando l’unità viene rivelata o eliminata dall’avversario.
Con il gioco Avanzato posso usare anche gli Scenari tematici del gioco Base, ai quali se ne aggiungono 2 esclusivi per il gioco avanzato (Fermare l’avanzata e Offensiva senza cecchini).
Considerazioni finali
SCOPE Stalingrad è un gioco da tavolo pensato per gli amanti dei wargame e dei giochi sulla Seconda guerra mondiale che hanno voglia di cimentarsi in qualcosa di rapido ma non banale.
SCOPE può essere il filler ideale in molte situazioni ed è interessante anche da proporre a chi non è molto avvezzo a queste ambientazioni.
Il gioco è semplice e soprattutto la modalità Base richiede pochi minuti di spiegazione e si impara alla svelta. Le meccaniche sono un altro punto di forza per quanto riguarda la potenziale platea, perché un gioco basato sulla memoria e la deduzione può piacere anche a chi normalmente non si interessa ai giochi di guerra.
Nella sua semplicità riesce a essere molto intrigante, soprattutto nelle fasi avanzate della partita quando la condotta di gioco cambia. Si parte sparando a caso nella griglia e magari con una scelta fortunata si scova proprio un cecchino. Andando avanti nella partita invece, con uno o più cecchini semi-rivelati, inizia una sfida piscologica per riuscire a capire dove sono e se e dove sono stati spostati.
L’unico piccolo sconveniente del gioco riguarda la griglia di carte che nasconde anche a noi le nostre unità. Ho visto che c’è anche la versione digitale del gioco e graficamente ha adottato una soluzione differente. Ha un doppio schieramento con delle tessere al posto delle carte, le quali vengono lasciate in verticale e sempre visibili a ogni giocatore. Chiaramente un “videogame” è più versatile nella scelta dei materiali e ai fini del gioco non cambia nulla. Avere sempre sottocchio le carte però evita di dover sbirciare in continuazione per ricordarsi la disposizione delle truppe. Cosa frequente soprattutto con il gioco Avanzato.
Maggiori informazioni su dracoideas.com
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