Recensione Bears vs Babies
Dai creatori di Exploding Kittens un altro gioco ai limiti della follia
Exploding Kittens è stato uno dei giochi di carte più apprezzati degli ultimi anni. Il gioco ha fatto i suoi esordi su KickStarter nel 2015 dove la campagna di raccolta finanziamenti è andata in modo clamoroso, con i il suo creatore Elan Lee che ha raccolto quasi 9 milioni di Dollari.
Il gioco poi ha continuato con il suo successo anche con l’arrivo sul mercato vero e proprio, con il gioco tradotto in molte lingue (anche l’italiano) e alcune espansioni come la variante per maggiori di 18 anni o il può corposo Imploding Kittens.
Perché vi parlo di tutto questo? Perché Elan Lee ha creato un gioco nuovo, un altro folle gioco di carte che questa volta vi lascerà senza parole fin dalla confezione.
Si chiama Bears vs Babies ed è un gioco davvero senza senso, e si tratta di quella categoria ludica dove l’essere senza senso rientra nei pregi.
Per precisione segnalo che il gioco ha già fatto la sua campagna KickStarter (ha raccolto “solo” 3,2 milioni di Dollari) ed è già arrivato sul mercato da qualche mese visto che ha fatto i suoi esordi nell’Estate 2017. L’edizione italiana però tarda ad arrivare – sempre che arrivi – quindi ci siamo detti: “Perché aspettare ancora?”. Così eccoci con un bel focus su Bears vs Babies: un gioco di carte dai creatori di Exploding Kittens.
Come si presenta
In genere con i giochi di carte o da tavolo non ci soffermiamo molto sul packaging, perché bene o male l’offerta è allineata con scatole in cartone dalla grafica curata più o meno intrigante.
Con Bears vs Babies però anche la confezione merita 2 righe, perché raramente mi capita tra le mani una scatola pelosa! Con Bears vs Babies invece le stranezze partono proprio dalla confezione, con un cofanetto per le carte che ha la parte esterna che richiama alla pelliccia di un orso.
L’idea è senza dubbio molto particolare, e anche geniale. Difatti sono certo che parecchie copie di Bears VS Babies sono state e verranno vendute proprio grazie alla scatola. Sembra una cosa stupida, ma soprattutto chi deve fare un regalo troverà la scatola pelosa perfetta per creare scompiglio e facili risate.
Che gioco è e come si gioca
Bears VS Babies è un gioco di carte basato sulla costruzione di mostri in stile Frankenstein, nel senso che le carte offrono pezzi di animali che si possono assemblare a piacere.
Le 112 carte di Bears VS Babies possono essere divise in 3 grandi categorie: le parti di animale (divise tra teste, corpo, gambe e arto destro e arto sinistro), gadget da equipaggiare alla creatura e infine le carte “Babies”.
Il gioco è davvero semplicissimo. Si pescano le carte, i Babies vanno messi in mezzo al tavolo a faccia in giù, le parti di creatura vanno assemblate a piacere per creare degli ibridi tanto mostruosi quanto esilaranti.
I marmocchi sono i nostri nemici e durante la partita si possono provocare per creare uno scontro tra bambini e creature. Se si perde la battaglia non si perde solo la creatura, ma anche i bambini che vengono eliminati dal gioco. Al contrario in caso di vittoria i bambini rimangono in possesso al vincitore e equivalgono ai punti che si accumulano per vincere la partita.
Imparare a giocare richiede 5 minuti, e le partite sono brevi e frenetiche, caratteristiche che potrebbero aumentare l’interesse per Bears VS Babies.
Considerazioni e giudizio finale
Il gioco è semplicissimo, si impara in pochissimi minuti e si può iniziare subito a giocare. Il punto di forza trovo che sia nelle illustrazioni delle carte. Lo stile è trash, molto ricercato, ma se vi piace rimarrete estasiati dalle illustrazioni create da Matthew Inman (è colui c’è dietro al sito The Oatmeal). Scoprire le varie parti di animale o mostro, poterle assemblare a piacere e creare dei mostri davvero assurdi è bellissimo. Proprio la fase di costruzione del mostro è la parte migliore del gioco, e permette di dare vita a creature tanto assurde quanto esilaranti. Se vi state chiedendo cosa centrano gli orsi (Bears) visto che nel gioco ci sono animali di ogni genere la spiegazione è semplice: gli orsi sono le teste più “forti”, e sono da considerarsi come le antagoniste principali dei Babies.
Devo ammettere che come gioco di carte preferisco ancora Exploding Kittens, però potrebbe essere solo questione di gusti visto che sono giochi differenti. Per quanto mi riguarda la cosa che non mi convince del tutto è il continuo sacrificio dei nostri mostri, che durano meno di una zanzara finita in una fabbrica di Autan. Difatti non dovete pensare a mostri assemblati e potenziati con fatica turno dopo turno, per poi andare alla grande battaglia. I mostri si assemblano in fretta e muoiono altrettanto velocemente. Questo può essere sia un pregio sia un difetto: vedere una super creatura svanire dopo poco lascia un po’ l’amaro in bocca, il gioco però ne guadagna in ritmo, frenesia e imprevedibilità.
Al creatore di Bears VS Babies – o ai suoi giocatori più esperti – però chiedo una cosa: non sarebbe bello anche un regolamento alternativo per usare le carte anche in modo differente? Cosa ho in mente? Un gioco di sfide tra player dove ci si contra con i propri abomini animaleschi. Con anche questa variante un bel gioco diventerebbe il gioco dell’anno!
Maggiori informazioni su explodingkittens.com
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