Pancia alcolica
Una sacca per bevande da nascondere sotto alla maglietta
A volte capita di imbattersi in personaggi dalla pancia colossale, delle escrescenze impressionati che vantano una rotondezza che farebbe impallidire Giotto.
Non sempre tale pancia è associata ad una grande quantità di grasso, se il pancione è una pancia alcolica lo si può trovare anche su individui abbastanza magri.
Magari non è chiamata da tutti pancia alcolica: c’è chi la chiama anguria, pancia da bevitore di birra, botte, barile, panza da alcolizzato e così via; tanti nomi per identificare sempre la stessa cosa.
Ora però a causa di un gadget mi è sorto un dubbio: e se qualche pancia non fosse ciò che sembra? E’ una domanda strana ma lecita dopo che ho scoperto l’esistenza della Beer Belly.
La Beer Belly è una sacca da indossare sotto ai vestiti che finisce proprio nella zona addominale, questo significa che se avete la pancia piatta vi aggiunge una bella pancetta; se siete già rotondi guadagnate altro volume addominale.
Questo accessorio però non è una parte di un travestimento e non serve per fingersi grassi (o più grassi), il pancione è un otre da indossare per trasportare ogni genere di liquido.
Ovviamente ciò che va per la maggiore è la birra, il nome non mente; ma voi potete metterci quello che volete, dalle bibite a della semplice acqua.
Lo scopo della Beer Belly è quello di offrirvi un posto sicuro e segreto dove nascondere ben 80 once di liquido – circa 2,30 litri – altro che una normale fiaschetta; segretezza aiutata dalla lunga cannuccia che vi permette di bere in modo discreto.
Allo stadio vi sequestrano le bottigliette e le bibite all’interno costano uno sproposito? Nessun problema, portate con voi Beer Belly, fingetevi panzone e salvate il diritto di bere in santa pace senza essere spennati come allocchi.
Beer Belly però può essere una sacca per bevande da usare ovunque e per ogni occasione, anche durante una visita in qualche città d’arte. Idratarsi è importante, anche se questo significa portare una zavorra addominale; ma magari siete già abituati per quella “naturale”.