Grush, lo spazzolino per bambini

Qualche tempo fa vi ho mostrato uno spazzolino davvero tecnologico, si chiama Beam Tooth Brush e non è il classico modello elettrico che potremmo avere tutti nelle case, bensì di un modello in grado di comunicare con il nostro smartphone e inviare svariate informazioni inerenti alla pulizia dentale.
Grazie all’app dedicata è possibile verificare quante volte laviamo i denti, in che modo e per quanto tempo, delle informazioni che potrebbero essere poco utili per un adulto ma che potrebbero essere interessanti in caso si abbiano dei figli.
Una simile tecnologia permette di monitorare quante volte e come si lavano i denti i bambini, in genere poco inclini alla cura personale, inoltre possono trasformare un’attività noiosa in un gioco, rendendo così più divertente lavarsi i denti.

Ora su una piattaforma di crowdfunding è spuntato un progetto molto simile chiamato Grush, non so se Beam ha dato l’ispirazione oppure sia un progetto del tutto inedito, sta di fatto che i due prodotti sembrano davvero molto simili.
La differenza più grande è che Grush è pensato appositamente per i bambini, difatti basta vedere l’aspetto dello spazzolino e l’interfaccia grafica dell’app per vedere come sia un modello pensato per i più piccoli.
Difatti l’app non solo monitore e registra i dati relativi al lavaggio dei denti ma aggiunge anche dei veri e propri elementi di gioco.
Per esempio possiamo vedere sul display dello smartphone una rappresentazione digitale di come stiamo spazzolando i denti oppure trasformare lo spazzolino nella bacchetta di un direttore di orchestra che fa suonare vari strumenti.

L’idea è sicuramente molto interessante e a mio avviso è decisamente meglio realizzata del modello Beam, difatti Beam è uno spazzolino pensato soprattutto per gli adulti, i quali però difficilmente troveranno veramente utili le sue funzioni.
Grush invece offre le stesse funzionalità aggiungendo però degli elementi che lo rendono un modello fatto apposta per i più piccoli, rendendolo così molto più interessante, utile e appetibile.
Quindi tra i due modelli non avrei dubbi su quale promuovere, peccato che Beam sia una realtà già da tempo, Grush invece è ancora un prototipo in cerca di finanziamenti.

Maggiori informazioni su indiegogo.com