Bicchiere Octopus
Un bicchiere da martini con 8 gambi simili a tentacoli
Ogni bevanda ha il suo bicchiere ideale, tanto che quando guardiamo alcuni bicchieri pensiamo subito a una bevanda specifica.
Può essere il caso del flûte per gli spumanti, il boccale per la birra o il cicchetto per molti superalcolici. La coppetta invece è perfetta per molti cocktail, anche se alla mente ne fa venire solo uno: il Martini.
La coppetta è un bicchiere per drink di gran classe da bere in quantità modiche. Anche se poi basta berne in sequenza per esagerare.
La forma è classica e ha poche varianti, con la coppa a cono rovesciato e uno stelo sottile che termina con una base rotonda.
Con un po’ di estro e fantasia però tutto può essere rielaborato. E non parlo di quelle piccole variazioni della coppetta che propongono forme leggermente differenti o superfici più lavorate rispetto al vetro o al cristallo lisci.
Un esempio di come si possa stravolgere una coppetta lo vediamo oggi con il Bicchiere Octopus, un modello davvero intrigante e perfetto per chi ama le stranezze.
Il bicchiere rimane classico nella parte della coppa da 120 ml, a cambiare del tutto è il gambo che viene sostituito da 8 gambi che rievocano dei tentacoli di varia lunghezza.
La differenza di lunghezza fa sì che non tutti i tentacoli tocchino il piano di appoggio, una cosa evidente per 3 piccoli tentacoli che spuntano dai lati.
La resa estetica è eccellente ed è molto scenografica. Nonostante il nome che richiama alle piovre trovo che il paragone più efficace sia con le meduse, tanto che un nome come Jellyfish Glass o Bicchiere Medusa lo avrei trovato ancora più azzeccato.
Il nome però è una cosa secondaria rispetto al design che è il pezzo forte di un bicchiere da cocktail davvero molto interessante. Gli unici dubbi riguardano la comodità quando lo si tiene in mano e la durata dei tentacoli ai vari lavaggi.