Recensione Vast: The Crystal Caverns

Quando si prova un nuovo gioco in scatola si possono sempre trovare delle analogie con altri giochi a cui si ha giocato. Non si tratta di plagi, è solo una normale omologazione del settore, che si basa su generi, meccaniche e ambientazioni che alla lunga diventano ricorrenti.
Ogni tanto però arriva qualche gioco che dà un ceffone al settore, lo fa risvegliare dal torpore e ricorda a tutti che c’è ancora spazio per qualcosa di diverso dal solito.
Uno di questi giochi è Vast: The Crystal Caverns, un gioco presentato nel 2017 e che ha fatto subito parlare di sé per la sua asimmetria portata agli estremi.
Vast è un gioco creato da Patrick Leder e David Somerville, illustrato da Kyle Ferrin e edito da Leder Games. Al momento è disponibile solo in inglese ma entro l’anno dovrebbe uscire anche l’edizione in italiano.
Se vi piacciono le classificazioni direi che l’unica cosa certa è che è un gioco asimmetrico, perché sul genere non credo sia facilmente identificabile. Per qualcuno rientra nei Dungeon Crawler – e qualche caratteristica c’è – ma nel suo insieme sarebbe riduttivo inserire Vast: The Crystal Caverns in questa categoria.
Vast nasce come gioco per 4 giocatori, dove ognuno interpreta un ruolo ben definito. In seguito è stato aggiunto anche un 5° personaggio per rendere il gioco ancora più… vasto! Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, ci sono un’infinità di giochi che offrono personaggi differenti da interpretare. La peculiarità di Vast: The Crystal Caverns però è l’asimmetria portata ai suoi estremi e ogni personaggio ha un suo regolamento che rende il gioco completamente diverso in base a chi si interpreta.
A questo si aggiunge un equilibrio e una scalabilità che rasenta la perfezione, e si può giocare da 1 a 5 giocatori, con vari livelli di difficoltà e scegliendo a piacere le combinazioni di personaggi (in caso non si giochi in 5 e si usino tutti).

Vast: 1 gioco, 5 meccaniche differenti

Vast: The Crystal Caverns ha un Regolamento generale dove sono spiegate le regole comuni tutti i giocatori e che aiutano a capire il tipo di gioco, gli obiettivi e tutti gli elementi presenti nella scatola. Poi ci sono delle schede con il regolamento del singolo personaggio. Volendo nelle prime partite ci si può limitare a imparare solo il proprio. Il consiglio però è di fare una sessione di studio di gruppo e cercare di imparare il regolamento di ogni personaggio. Giocare a Vast: The Crystal Caverns all’oscuro di come vengono gestiti gli altri personaggi complica le cose e toglie anche un bel po’ di divertimento.
Tutto questo fa apparire Vast: The Crystal Caverns come un gioco molto complesso ma in realtà non è complicato come sembra. Il suo problema è nella presenza dei 5 regolamenti differenti, 1 per ogni personaggio. Questo porta ad avere moltissime regole, perché imparare a giocare equivale a imparare 5 giochi differenti. I singoli regolamenti presi di per sé però sono abbastanza semplici da imparare. Qua e là ci sono dei passaggi che si potevano spiegare meglio, ma devo anche considerare che ho provato il gioco in inglese, quindi potrebbe essere solo una questione linguistica. Magari, quando uscirà il gioco in italiano, apparirà tutto più chiaro fin dalla prima lettura.

La storia e l’ambientazione di Vast

Quanto può essere movimentata una caverna? Molto se è quella di Vast. Al suo interno un drago dorme da qualche secolo, e questo ha lasciato che 3 clan di goblin potessero vivere e scorrazzare a piacere nelle viscere della caverna. Tra i vari cunicoli si aggira anche un ladro afflitto da una terribile maledizione, e l’unico modo che ha per romperla e fuggire dalla caverna è recuperare tutti i suoi tesori. A creare scompiglio però è l’arrivo di una donna Cavaliere, che ha un unico obiettivo: sconfiggere il drago. L’arrivo del Cavaliere obbliga il drago a risvegliarsi, seppur lentamente, dal suo letargo e questa cosa ai goblin non piace per niente. Nasce così una situazione molto intricata, dove ogni personaggio ha un obiettivo da raggiungere prima degli altri. Anzi, prima che la caverna raggiunga il suo scopo. Perché in Vast tutti hanno un obiettivo, e quello della caverna è collassare e eliminare tutti i suoi fastidiosi inquilini.

I personaggi di Vast: The Crystal Caverns

Andiamo a conoscere i 5 personaggi, i protagonisti di Vast: The Crystal Caverns, che a dispetto del regolamento molto alternativo sono dei grandi classici dei giochi di ruolo.
I personaggi sono il Cavaliere – che porta un pizzico di novità con il fatto che è una donna – il Drago, i Goblin, il Ladro e infine… la Caverna.
Se i primi 4 personaggi sono dei super classici, mettere la Caverna in cui è ambientato il gioco tra i personaggi rappresenta una delle belle innovazioni del gioco in scatola.
Ogni personaggio ha il suo regolamento, le sue meccaniche di gioco, il suo obiettivo per la vittoria e ha una scheda personaggio e dei materiali dedicati.

Cavaliere
Il cavaliere è il personaggio che dà a Vast quegli elementi tipici di un gioco dungeon crawler. Muovendosi rivela nuove parti della caverna che vengono collocate a faccia in giù (oscure) attorno alla casella in cui si trova. Muovendosi selle caselle oscure le rivela mostrando cosa cela la caverna.
L’obiettivo è uccidere il drago azzerando i suoi punti vita. All’inizio il drago dorme nascosto nelle profondità della caverna, e il cavaliere può attaccarlo solo con delle bombe. Dopo il risveglio del drago invece il cavaliere può attaccarlo direttamente con gli “incontri”.
Il cavaliere però ha anche delle Sidequest, delle carte con delle missioni secondarie, utili per fare esperienza e migliorare le sue caratteristiche.
Le caratteristiche sono:
Movimento: determina il numero massimo di tessere che può muovere per turno
Percezione: determina il numero massimo di incontri che può avere per turno
Forza: determina quali attacchi può fare e la difesa
La crescita del personaggio avviene anche grazie ai tesori nascosti nella caverna, dove ci possono essere nuove armi e abilità.

Goblin
Chi interpreta i goblin non comanda un unico personaggio, ma è a capo delle 3 tribù di goblin che abitano la caverna. Il loro obiettivo è eliminare il Cavaliere.
Ogni tribù ha le sue peculiarità, ma tutte hanno gli stessi problemi che obbligano il giocatore che li comanda ad un fine lavoro di gestione.
Le tribù sono:
Tribù delle zanne (fangs tribe): è la più battagliera combatte con +1 di forza e aumenta la furia dei goblin;
Tribù delle ossa (bone tribe): pesca le carte mostro, delle carte che aggiungono dei mostri alle tribù di goblin;
Tribù dell’occhio (eye tribe): è la più intelligente, o quella coi goblin meno stupidi. Possono pescare le carte Segreti.
I Goblin si possono muovere solo sulle tessere oscure e devono cercare di braccare il Cavaliere. Hanno molti problemi di gestione, ma essendo 3 tribù non poteva essere altrimenti. Devono stare attenti al loro numero per non avere problemi di sovrappopolazione, devono gestire la loro rabbia ma anche pensare bene gli spostamenti. E poi c’è il drago, che dopo secoli di letargo ha bisogno di qualche spuntino per ritrovare le forze. E cosa c’è di meglio di qualche goblin croccante?

Drago
Il drago ha un doppio obiettivo: il primo è risvegliarsi, il secondo è uscire dalla caverna prima che il Cavaliere lo uccida.
Il drago interagisce con tutti i personaggi, perché deve mangiare i goblin per risvegliarsi più velocemente, deve intralciare il cammino del cavaliere (ma non può attaccarlo o ucciderlo) e può uccidere il ladro per prendere i tesori che trasporta (anche i tesori servono al drago per risvegliarsi). I goblin per il drago non rappresentano un pericolo, il cavaliere e il ladro invece sì. Il cavaliere lo vuole uccidere, il ladro può rubargli i tesori.
Anche il drago ha delle caratteristiche migliorabili, e più scende la pigrizia del lungo sonno, più salgono le sue caratteristiche.

Ladro
Sulla testa del ladro pesa una terribile maledizione. La sua condanna è la vita eterna da passare nella caverna a caccia di tesori. Se riuscisse ad accaparrarsene 6 potrebbe sconfiggere la terribile maledizione, ma se per caso dovesse morire mentre cerca di compiere l’impresa si ritroverà ancora al punto di partenza e dovrà ricominciare tutto da capo.
Questo meccanismo rende il ladro molto affine con le meccaniche di molti videogames, con un continuo respawn alla ricerca della vittoria.
Le morti per il giocatore che interpreta il ladro sono frequenti, difatti il ladro può essere attaccato da chiunque e – non avendo punti ferita – muore senza possibilità di scampo. Le morti però non sono frustranti, perché fanno parte della logica personaggio. La rabbia può esserci quando si perdono molti tesori, ma il ladro può portare fuori dalla grotta il suo bottino per evitare di spostarsi troppo carico. Ogni tesoro portato fuori dalla grotta gli aumenta le caratteristiche, che possono essere ridefinite all’inizio di ogni turno.

Caverna
Ho lasciato per ultimo la caverna perché è il personaggio meno convenzionale e anche quello che – quando presente – gioca il ruolo più importante. Difatti la caverna è una sorta di Master della partita, e con le sue decisioni può portare equilibrio e rendere la partita più bella e divertente.
Questo potrebbe sembrare in antitesi con il suo obiettivo che è quello di collassare e uccidere tutti, ma le sue meccaniche di gioco sono studiate per rendere la Caverna neutrale, almeno nella prima parte del gioco. La caverna per poter collassare deve prima completarsi, quindi deve prima collocare sul tavolo tutte le tessere. In questa fase può limitarsi a gestire la partita, osservando come si comportano gli altri giocatori e decidere chi intralciare chi aiutare.
Per farlo ha varie “armi”, a partire dalla scelta delle tessere nella sua mano (non può scegliere liberamente tra tutte quelle del gioco).
Dopo che l’ultima tessera della caverna è stata piazzata inizia la fase del collasso. In questa fase la Caverna gioca al contrario, nel senso che ora deve eliminare le tessere dal tavolo a ritmo di 3 per turno. Dopo che la Caverna è ha eliminato 5 tessere cristallo riesce a collassare e vince la partita.

Numero di giocatori, difficoltà e varianti:

Vast: The Crystal Caverns è un gioco che ha 5 personaggi molto differenti ma questo non vincola il numero di giocatori.
Le partite in 4 o 5 sono le migliori, ma il vero punto di forza di Vast non è l’asimmetria, ma la scalabilità e l’equilibrio.
Vast: The Crystal Caverns è un gioco in scatola che si può fare anche in solitario, si può giocare in coppia, in tre, in quattro o in cinque senza alcun problema. Il regolamento spiega bene ogni situazione illustrando tutte le varianti anche in base ai personaggi scelti. Difatti il numero di giocatori non vincola la scelta dei personaggi, e si può scegliere liberamente con chi giocare. L’unico vincolo c’è nel gioco in solitario in cui non si può interpretare la caverne. Per il resto godrete della massima libertà.
Per rendere ogni situazione e combinazione la più valida e divertente possibile Vast: The Crystal Caverns include delle Carte variante da usare in alcune situazioni. Sono in tutto 4, e apportano delle modifiche al regolamento per bilanciare Vast in ogni situazione.
Inoltre ogni personaggio di Vast: The Crystal Caverns ha 5 varianti difficoltà. Queste modificano le caratteristiche dei personaggi o i loro obiettivi, e rendono il gioco più facile o molto più complesso.
Il livello di difficoltà incide sulla durata delle partite, anche se lo scopo principale è quello di proporre un gioco che può diventare più complesso man mano che si prende confidenza con le regole.

L’espansione con le miniature

Vast: The Crystal Caverns include due tipologie di materiali per le stesse pedine e elementi. Ci sono pedine e elementi di cartone oppure in legno. Le pedine in cartone dovrebbero essere più “cheap” ma mostrano i personaggi come si vedono sulle schede. Le pedine in legno dovrebbero essere più comode da usare anche se mostrano solo delle sagome senza dettagli. L’idea dei doppi materiali è bella perché offre una scelta in base a quali si preferiscono, anche se devo ammettere che alcune pedine in legno sono fatte male, sono poco dettagliate e non assomigliano molto a ciò che rappresentano.
Tutto questo però può essere risolto con la Miniatures Expansion, un espasione di soli materiali che aggiunge le miniature e gli elementi di gioco che ogni giocatore sognava.
Qui c’è davvero poco da lamentarsi, sono spettacolari, sono fatte benissimo e aggiungono l’unica cosa che mancava a Vast. Delle miniature all’altezza del gioco.
Insomma, se prima i super critici avevano un qualcosa a cui aggrapparsi per criticare a tutti i costi Vast: The Crystal Caverns, con la Miniatures Expansion il gioco si avvicina alla perfezione.

L’espansione Vast: The Fearsome Foes

Le menti dietro a Vast si sono dimostrate ispiratissime, non solo perché hanno partorito un gioco in scatola innovativo e davvero ben fatto, ma anche perché hanno già pubblicato un’espansione che va ad arricchire un gioco già pieno di contenuti.
L’espansione si chiama Vast: The Fearsome Foes e aggiunge 3 nuovi personaggi che ampliano il gioco base, sia sostituendo alcuni personaggi, sia aggiungendoli.
I nuovi personaggi sono 3 ma possono essere interpretati in due modi, quindi ci sono 6 personaggi che inserire in Vast: The Crystal Caverns in modi differenti.
2 personaggi possono diventare il 6° e il 7° personaggio di Vast, ma i creatori sconsigliano di superare i 5 giocatori del gioco base. Quindi se si usano questi 2 nuovi personaggi è consigliabile metterli al posto di quelli del set base. Vast giocato in 6 o 7 diventerebbe troppo lento e rischierebbe di risultare noioso.

Il Ghoul
Il Ghoul è un personaggio che può diventare il 6° giocatore, anche se è sconsigliato aumentare il numero di giocatori dai 5 del gioco base. Dall’aspetto ricorda un po’ Gollum de Il Signore degli Anelli, e non ha un unico nemico. Il suo scopo è terrorizzare e infastidire tutti gli altri personaggi e far crescere la sua furia fino a un livello prestabilito.
Il ghoul può aggiungersi ai 5 giocatori del set base o sostituire uno qualsiasi dei personaggi.

Variante Ghoul Vile: A differenza del ghoul base la variante vile sostituisce sempre i Goblin. Ha un dado differente, pesca più carte e ha come scopo quello di uccidere il Cavaliere, il Drago o l’Unicorno.

Il Fantasma
Il fantasma è – potenzialmente – il 7° giocatore di Vast. Vale comunque il consiglio di sostituirlo ad altri personaggi per non rallentare troppo il gioco. Questo è un personaggio avanzato con regole complesse, quindi usatelo solo dopo aver preso molta confidenza con il gioco.
Il fantasma è uno spirito maledetto bloccato nella Caverna. Il suo scopo è rompere la maledizione e poter abbandonare la Caverna. Per farlo ha bisogno dell’aiuto degli altri giocatori, e deve manipolarli attraverso la telecinesi e la possessione dei loro corpi.
Dopo aver rivelato le tessere Ghost e collocato su di esse degli artefatti, il fantasma può abbandonare la Caverna.

Variante il Fantasma della Caverna: Questo è un ruolo molto complesso che riunisce in un unico personaggio i ruoli del fantasma e della caverna. Lo scopo è sempre quello di collassare, ma ora la Cavarne ha anche i poteri della telecinesi e della possessione.

Unicorno
L’unicorno non può diventare l’8° personaggio di Vast, ma ha comunque una doppia versione per seguire la linea tracciata dagli altri due personaggi dell’espansione Vast: The Fearsome Foes.
L’unicorno o prende il posto del drago, oppure diventa un antagonista senza un suo obiettivo, ma può diventare il bersaglio di uno degli altri giocatori.

Unicorno Incubo: Questo è l’unicorno che prende il posto del drago. Come il drago ha come obiettivo quello di scappare dalla caverna, ma per farlo deve prendere forza dalla caverna (esplorandola) e dagli altri giocatori (arrabbiandosi e attaccandoli).

Unicorno Ombra: Questa è la variante “cavallo pazzo”, nel senso che non l’Unicorno Ombra non vuole vincere, vuole solo dar fastidio agli altri giocatori e farli perdere.
In una partita in Solitario contro l’Unicorno Ombra l’obiettivo diventa uccidere questo destriero minaccioso (ma alcuni personaggio dovranno comunque raggiungere la tessera di uscita). Nelle partite multiplayer invece un giocatore deve cambiare il suo obiettivo e uccidere l’Unicorno Ombra.
Se la Caverna collassa l’Unicorno Ombra non perde perché ha comunque raggiunto il suo scopo.

Il Mazzo di carte bonus

“Signore e signori, dopo la batteria di pentole, la TV a tubo catodico, la mountain bike con cambio a 3 velocità, il ceppo dei coltelli, il ferro da stiro e il forno a microonde vi aggiungo anche un mazzo di carte bonus!”

Mi sento un po’ come i conduttori che nelle televendite sembrano non finirla più con la lista di ciò che include la promozione.
Vast: The Crystal Caverns è uscito da poco ma è già ricco di contenuti, e oltre alla corposa espansione c’è anche un mazzo di carte bonus da usare anche solo con gioco base. Si tratta di carte che aggiungono nuove missioni secondarie, tesori, eventi, segreti e anche un mostro.
Insomma, se è Vast, è vast.

Considerazioni e giudizio finale:

Parto col ringraziare Leder Games. Capisco che è nell’interesse delle case editrici fornire giochi da provare per avere degli articoli che parlano di loro. Però mi sarei aspettato solo il gioco base. Invece ho ricevuto tutto ciò che è al momento disponibile di Vast. Quindi il gioco base Vast: The Crystal Caverns, la Miniatures Expansion con tutte le bellissime miniature e gli elementi di gioco, l’espansione Vast: The Fearsome Foes e anche il mazzo aggiuntivo di Bonus Cards. Una bel carico di materiale per addentrarmi in ogni meandro di questa bellissima esperienza.
Per parlare bene di questo gioco però mi sarebbe bastato provare il gioco base, perché alla fine è lì che si trova l’essenza di Vast.
Le miniature rendono il gioco più affascinante e bello da vedere; le espansioni lo rendono più ampio e longevo; ma è il gioco base a definire le sue caratteristiche e a mostrare tutte le novità portate nel settore dei giochi in scatola.
L’asimmetria è senza dubbio la caratteristica principale del gioco, e anche quella più evidente. Per quanto questa sia portata ai suoi estremi, con un regolamento per ogni personaggio, però non la trovo come l’elemento migliore del gioco. Vast è un capolavoro per l’equilibrio e la scalabilità, perché l’asimmetria richiede un grande lavoro di bilanciamento, e Vast lo fa senza imporre vincoli. Perché si può giocare in quanti si vuole interpretando il personaggio che si vuole.
L’unico difetto che potevo trovare era quello della lingua, perché la dipendenza è piuttosto alta. Ma visto che ci sono già online le traduzioni amatoriali del regolamento, e che entro la fine dell’anno dovrebbe uscire Vast in italiano, direi che non posso indicarvi neanche questo problema.
Se la tipologia di gioco in scatola di Vast: The Crystal Caverns fa per voi non posso che consigliarvi l’acquisto. Magari ci metterete un po’ a prendere confidenza con tutte le meccaniche di Vast, ma dopo che avrete imparato a giocare vi accorgerete della grandezza di questo gioco.

Maggiori informazioni su ledergames.com