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Recensione Tachite al tram

Un gioco da tavolo dedicato a uno storico tram di Trieste

Con i giochi da tavolo possiamo immergerci in ambientazioni esotiche che ci portano in terre lontane. A volte addirittura nello spazio.
Poi ci sono giochi come quelli dell’editore Bora.La e degli autori Erika Ronchin e Diego Manna che ci portano a conoscere curiosità dell’estremo oriente… italiano.
I due autori sono triestini e il loro obiettivo è quello di proporre aspetti più o meno noti di Trieste all’interno dei loro giochi.
Con Barkolana hanno ideato un gioco da tavolo dedicato alla Barcolana, una delle regate storiche più famose e con più partecipanti al mondo (quest’anno si svolge dal 1 al 9 ottobre). Dopo le eleganti “battaglie” a bordo di barche a vela hanno dato vita a un gioco di battaglie vere: Frico. Una sorta di Risiko che contrapponeva Udine e Trieste alla conquista del Friuli Venezia Giulia.
Il gioco che vediamo oggi invece è perfetto per il periodo. Finiscono le vacanze, si torna a scuola o al lavoro e si torna a vivere una stretta relazione con i mezzi di trasporto.
Tachite al tram è un gioco da tavolo dedicato al Tram de Opcina, uno storico tram di Trieste. I giocatori vestono i panni dei Frenador, i conducenti dei tram in cerca di aggiudicarsi il titolo di “Frenador dell’anno”.

Che gioco è e come si presenta

Tachite al tram (contenuto)

Tachite al tram è un gioco da tavolo competitivo in cui i giocatori devono dimostrarsi i migliori tramvieri. Nei loro turni devono piazzare le tessere per disegnare i percorsi delle rotaie, muovere il loro tram tra le fermate e caricare i passeggeri. Portare i passeggeri alle stazioni permette di ottenere punti, chi ottiene per primo 12 punti vince.

Il gioco è da 2 a 4 giocatori, è consigliato a partire dagli 8 anni e una partita dura tra i 60 e 90 minuti.
La scatola di gioco è in cartone molto sottile, però trattandosi di una piccola produzione locale ci può stare. Anche perché i materiali di gioco sono di buona fattura ed è questa la parte importante.
Tra i materiali troviamo il tabellone di gioco, le plance per i giocatori, le tessere quadrate per realizzare i percorsi delle rotaie, le tessere quadrate con i futuri passeggeri da mettere nelle fermate, un mazzo di carte Disgrazie, un dado da 6, 4 tram per altrettanti colori e 3 dischetti colorati per ogni tram.
Una curiosità. Per i non triestini i colori dei tram sono giallo, rosa, viola e arancione. Il regolamento però ci informa che sono teran, vitovska, kruskovac e rosé. Che rosa e rosè siano lo stesso colore credo sia intuitivo, per gli altri accoppiamenti lascio a voi l’incombenza.

La plancia dei giocatori

Tachite al tram (plancia giocatore)

La plancia è il riepilogo del nostro Tram. È divisa in 4 parti. In alto a sinistra abbiamo i posti per i passeggeri. Sono tre file da due posti ma il tram base può usare solo due file. Sono il posto dove mettiamo le tessere dei passeggeri che facciamo salire alle fermate. I passeggeri di una fila devono essere dello stesso colore.

In alto a destra troviamo il Futiz, tradotto dal triestino significa imbroglio. Si tratta di quattro tipi di elaborazione che possiamo applicare alo nostro tram passando dalla Officina. C’è il tram dove le compatibilità non contano, quindi possiamo mettere passeggeri di colori diversi sulla stessa fila. C’è il tram più capiente che ci permette di usare tutti i 6 posti. C’è il tram più veloce che aggiunge +1 al tiro di dado. Infine il tram che non subisce mai danni.

In basso a sinistra c’è la conta dei danni (al terzo danno finiamo in Officina) e in basso a destra c’è il punteggio.

Come si gioca a Tachite al tram

A inizio partita ogni giocatore prende una plancia, il tram e i dischetti del colore scelto. Le tessere dei passeggeri vanno divise tra le fermate sul tabellone, creando delle pile a faccia in su in modo da vedere il primo passeggero disponibile. I segnalini delle rotaie invece vanno lasciati sparpagliati a faccia in giù a lato del tabellone. Ogni giocatore prende 3 tessere rotaie per avere una riserva personale.

Tachite al tram (partita)

Ai lati del tabellone ci sono 2 stazioni: Opicina e Piazza Oberdan che sono i punti di partenza e arrivo dei tram. Se si gioca in due o quattro, i giocatori si dividono tra le due stazioni. Se ci gioca in 3 si parte tutti dalla stessa stazione.
Durante la partita chi parte da una stazione deve per forza dirigersi a quella opposta per far scendere i passeggeri . Una volta che si riparte per caricare altri passeggeri, la destinazione è sempre la stazione dalla parte opposta a quella da dove siamo ripartiti.

Nel proprio turno i giocatori possono svolgere 4 azioni:
Costruire il percorso: piazzano sul tabellone una delle loro tessere. Poi ne pescano subito una nuova in modo da averne sempre 3.
Un giocatore può anche mettere una tessera scambiandola con una già presente sul tabellone, a patto che non sia quella messa dal giocatore precedente..
Muovere il Tram: si tira il dado e si muove il tram dello stesso numero di caselle. Se non ci sono abbastanza rotaie, ci si ferma all’ultima e si subisce 1 danno. Anche se la casella dove ci si ferma è occupata si subisce 1 danno. Se si passa da una Fermata, l’Officina o la Stazione ci si può fermare immediatamente e non rispettare il risultato del dado.
Raccogliere passeggeri: quando ci si ferma a una stazione si prende la tessera in cima alla pila dei Passeggeri e la si piazza sulla nostra plancia.
Far scendere i passeggeri: quando si raggiunge la stazione capolinea, si scaricano tutti i passeggeri della plancia e si aggiunge 1 punto per ogni passeggero.

Tachite al tram (tram giallo)

Le azioni non sono mai obbligatorie, un giocatore può anche decidere di saltare la costruzione del percorso o di non muoversi. Soprattutto il non muoversi può essere strategico ed è una scelta che si fa spesso. Potendo muoverci solo in una direzione nel singolo movimento, a volte non conviene tirare il dado. Perché o finiamo “lunghi” e subiamo 1 danno, o andiamo in direzione opposta, ma così ci allontaniamo dai nostri obiettivi.

Quando arriviamo a 3 danni siamo costretti ad andare in officina per riparare il tram. Questo ci fa perdere tutti i passeggeri che abbiamo a bordo e perdiamo anche l’eventuale potenziamento del tram. Per evitare tutto questo possiamo anche fermarci anticipatamente in officina e togliere i danni subiti. Perdiamo un turno per ogni danno che dobbiamo togliere. Se vogliamo potenziare il tram e togliere dei danni possiamo farlo ma in turni separati. Una volta che abbiamo potenziato il tram possiamo cambiare il tipo di Futiz tornando in Officina.

Un’altra cosa importante sono le carte Disgrazie. Sono carte che si pescano quando prendiamo sul tram i passeggeri che portano sfortuna. Sono passeggeri che hanno un numero che indica se la sfiga vale in partite da 2, 3 o 4 giocatori. Le Disgrazie sono carte che possono avere effetti imprevedibili e possono coinvolgere tutti i giocatori.

La partita termina quando un giocatore raggiunge 12 punti e vince diventando il Frenador dell’anno. Gli altri si attaccano al tram!

Tachite al tram (partita)

Considerazioni finali

Tachite al tram è un gioco che ho trovato anche migliore delle aspettative. È divertente e con buone meccaniche, anche se alcune cose potrebbero non convincere tutti. Il movimento col dado da 6 rende il fattore fortuna determinante ed è una cosa che notoriamente divide i giocatori. In questo caso però, trattandosi di un gioco ispirato a un “tram disgraziato“, il fatto che sia la fortuna a decretare le sorti dei giocatori può essere considerato tematico.
Anche la durata potrebbe essere un po’ limitante perché le partite possono superare facilmente l’ora di gioco. Non è certo un qualcosa di spaventoso, ma un gioco meno dura, più è facile da intavolare perché si hanno più momenti per giocarci. Se però volete velocizzarlo basta mettere un limite di punti per la vittoria più basso.

Per quanto riguarda l’ambientazione, Tachite al tram è un gioco da tavolo interessante anche al di fuori del territorio triestino o friulano. Chiaramente i triestini e chi frequenta spesso la città giuliana, anche come turista, sono il target ideale per questo titolo.
Il gioco però è valido e fatto bene, quindi può essere bello e divertente anche per chi non è mai passato nemmeno di sfuggita da Trieste.
Tachite al tram include un po’ di termini in triestino e vari riferimenti locali, tra cui quello che ha dato il tema al gioco del tram de Opcina (di cui trovate una breve storia nel regolamento). Questo lo rende ancora più particolare e interessante, perché non è un semplice gioco a tema tram, ma è un modo intelligente di mettere in risalto le unicità linguistiche, storiche e culturali che rendono così bello (e disgraziato) il nostro paese.

Maggiori informazioni su bora.la

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