Recensione Architetti del Regno Occidentale
Il primo gioco della nuova serie ambientata nel medioevo creata da Shem Phillips
Shem Phillips è un game designer neozelandese divenuto celebre per la bellissima The North Sea Saga, una trilogia di giochi da tavolo con ambientazione vichinga.
La saga dei mari del Nord è composta da 3 giochi principali, più varie espansioni, un regolamento speciale per unire i giochi in un’unica grande partita e anche un gioco di ruolo.
I 3 giochi della saga dei Mari del Nord li abbiamo recensiti tutti, e si tratta di Shipwrights of the North Sea, Raiders of the North Sea ed Explorers of the North Sea.
Una volta conclusa la saga Phillips non è rimasto con le mani in mano, e oltre ad alcuni progetti secondari ha lavorato alacremente per dare vita ad una nuova intrigante saga ambientata nel medioevo.
Il primo gioco della nuova saga è Architects of the West Kingdom, in italiano Architetti del Regno Occidentale.
Per questa nuova saga Shem Phillips si è avvalso della collaborazione di S J Macdonald, mentre le illustrazioni sono ancora dell’inconfondibile Mihajlo Dimitrievski (The Mico).
Che gioco è e come si presenta
Architetti del Regno Occidentale è un gioco da tavolo della categoria piazzamento lavoratori. Ha varie modalità di gioco, il gioco base va da 2 a 5 giocatori, poi c’è la variante in solitario con un giocatore Bot. Queste regole possono anche essere estese alla partita in 2 giocatori, che diventa un 2 contro il Bot.
L’ambientazione è quella del periodo del declino del Regno Carolingio (circa 850 d.C.) e i giocatori vestono i panni di nobiluomini o nobildonne che cercano di ingraziarsi i favori del Re per mantenere il loro status sociale. Per farlo devono edificare più edifici possibili, oppure partecipare alla costruzione della Cattedrale.
Tutto questo viene fatto raccogliendo risorse, assoldando la manodopera ma anche scegliendo scorciatoie più o meno lecite. Dopotutto non vi state giocando solo il vostro titolo nobiliare, ma anche la vittoria contro i vostri amici. Quindi state pronti a tutto.
Come tutti i giochi della Garphill Games anche Architetti del Regno Occidentale si presenta molto bene, con una cura certosina e materiali di ottima fattura.
Il formato della scatola è lo stesso della North Sea Saga, cosa che piacerà molto a chi ama avere un mobile per i giochi da tavolo ordinato e con le serie ben identificabili. Le illustrazioni di The Mico sono ormai un marchio di fabbrica e i materiali sono analoghi a quelli usati per tutti i giochi con ambientazione vichinga.
Il tabellone di gioco è molto bello, grande e illustrato in modo chiarissimo. Ogni zona ha delle icone dal significato intuitivo che fanno capire subito cosa si può fare piazzando lì il proprio lavoratore. Questo semplifica e di molto l’apprendimento del gioco. Una buona lettura del regolamento è sempre basilare, ma grazie ai simboli sul tabellone potrebbe bastare un’unica lettura. Inoltre, nelle prime partite diventa tutto più immediato e senza troppi tempi morti.
Le Plance giocatore sono double face. Un lato è per i giocatori alle prime armi e non presenta differenze tra i personaggi. Il retro invece ha un’abilità speciale per personaggio, così da rendere il gioco più vario.
Le risorse sono di 5 tipi: legno, pietra, argilla, oro e marmo e sono tutti segnalini in legno colorato. Anche i lavoratori dei giocatori sono in legno colorato, più 2 segalini per giocatore per segnare la Reputazione e il livello della Cattedrale.
Le carte sono di vari tipi. Quelle grandi sono le Carte Apprendista e le Carte Edificio; le carte piccole invece sono le Carte del Mercato Nero, le Carte Debito, le Carte Ricompensa e le Carte moltiplicatore.
Infine ci sono le monete in cartone, anche se l’edizione KickStarter e chi ha preordinato il gioco ha ricevuto un set di monete in metallo (quasi identiche a quelle di Raiders of the Notrh Sea che potete vedere nella nostra recensione).
Come si gioca ad Architetti del Regno Occidentale
Architetti del Regno Occidentale è un gioco da tavolo che potrebbe dare un’idea sbagliata di sé. Guardando il tabellone, tutti i materiali e le cose che si possono fare si può pensare che sia un gioco complicato. In realtà le meccaniche sono semplicissime e l’unica difficoltà sta proprio nelle tante azioni che si possono fare. All’inizio è quasi impossibile tenere a mente tutto, ma come detto il tabellone e i simboli sono di grande aiuto, e in poco tempo si entra in perfetta sintonia con il gioco e le sue meccaniche.
Riassumendo in breve le regole di gioco possiamo dire che il tabellone offre varie zone della mappa. Ad ognuna è legata una o più azioni che si eseguono quando, nel proprio turno, si piazza un lavoratore nello spazio dedicato. Il turno del giocatore consiste solo in questo, piazzo il lavoratore, eseguo l’azione e passo il turno.
Lo scopo è raccogliere risorse e ingaggiare gli apprendisti necessari a costruire vari Edifici, oppure partecipare alla costruzione della Cattedrale. Ovviamente nel mezzo ci sono molte azioni particolari che rendono il tutto più vario imprevedibile, ma di base il gioco è questo. Ora però vediamolo più nel dettaglio.
Architetti del Regno Occidentale offre davvero tante cose da fare, alcune tipiche dei giochi di piazzamento lavoratori, altre più innovative.
I lavoratori vengono piazzati 1 per turno, ma possono essere piazzati anche più volte nella stessa area. Questo dà dei vantaggi, con l’azione che può diventare più efficace al crescere del numero di lavoratori. Ad esempio, nei luoghi di raccolta risorse più lavoratori piazzo maggiori sono le risorse che ricevo. La Cava è la più semplice come meccanismo, perché ricevo 1 pietra al primo lavoratore, 2 al secondo, 3 al terzo e così via.
I lavoratori non tornano mai in mano alla fine di uno o più turni, per recuperarli c’è un’azione dedicata ed è usando la Piazza.
La Piazza
Qui troviamo una delle caratteristiche più particolari di Architetti del Regno Occidentale: la cattura dei lavoratori.
Usando la piazza un giocatore può recuperare i propri lavoratori da un luogo della mappa, ma può anche catturare i lavoratori di un altro giocatore. I lavoratori altrui catturati vengono collocati in uno spazio dedicato sulla propria plancia. Questa azione ha varie finalità, dal tenere bloccati alcuni lavoratori avversarsi, al guadagnare oro mandando i lavoratori catturati in Prigione (1 oro per ogni lavoratore).
La Reputazione
In Architetti del Regno Occidentale i giocatori hanno una reputazione che può crescere o diminuire durante il gioco. È indicata da un segnapunti sul lato sinistro del tabellone. Si va da 0 a 14, con il 7 che fa da spartiacque tra reputazione positiva e negativa. Avere una buona o cattiva reputazione ha effetti sul gioco. Solo chi ha una buona reputazione può partecipare alla costruzione della Cattedrale, mentre ricevere punti positivi quando si è già al massimo permette di estinguere una carta Debito gratis. Un giocatore con buona reputazione però non può usare il Mercato Nero.
Invece chi ha una pessima reputazione non partecipa alla costruzione della Cattedrale e riceve una carta Debito ogni volta che dovrebbe andare sotto 0 come punteggio reputazione. Il vantaggio è che con i livelli più bassi si pagano meno tasse, le quali vengono evidentemente evase.
Le Tasse
Nel gioco ci sono delle azioni che richiedono anche un pagamento in monete. Quando i simboli delle monete da pagare ne presentano alcune in rosso, quelle sono le tasse. Le monete tassate finiscono del Deposito delle Tasse. Questo luogo può essere saccheggiato piazzando un lavoratore che permette di prendere tutte le tasse raccolte, però si perdono anche 2 punti Reputazione.
Il Mercato Nero
Le risorse e gli apprendisti si possono prendere anche in modo illecito usando il mercato nero. Non sempre è una via che paga, ma il Mercato Nero può offrire delle occasioni allettanti, a patto di accettare di perdere 1 punto Reputazione ogni volta che lo si usa.
Il Mercato Nero ha 3 spazi che corrispondo a differenti “offerte” e ognuna può essere usata solo da 1 lavoratore. Una volta che sono state utilizzate tutte e 3 si procede con la Pulizia del Mercato Nero che causa vari effetti: i lavoratori che occupano i 3 spazi finiscono in prigione; si rinnovano le offerte del Mercato nero; i giocatori con 3 o più lavoratori in prigione perdono 1 in reputazione; il giocatore con più lavoratori in prigione riceve 1 carta Debito.
Costruzione di un Edificio e della Cattedrale
Per costruire un edificio bisogna collocare un lavoratore nel tracciato della Sede delle Corporazioni. Poi rivela la carta Edificio che vuole costruire e paga le risorse necessarie, scarta le carte Apprendista e risolve gli effetti immediati dell’Edificio.
Con la Cattedrale si fa lo stesso, solo che le risorse da pagare sono quelle indicate sul tabellone e variano in base al livello.
Gli spazi per ogni livello sono limitati, quindi nelle partite con 4 o 5 giocatori diventa difficile partecipare alla costruzione della cattedrale. Difatti se un livello ha 2 spazi e sono entrambi occupati, gli altri giocatori non possono salire di livello fino a che qualcuno non prosegue la sua costruzione e libera uno spazio. Questo rende la costruzione della Cattedrale abbastanza complessa, non per ciò che bisogna fare ma per la pianificazione e il tempismo che richiede.
Sede delle Corporazioni e fine partita
La Sede delle Corporazioni ha un tracciato formato da sagome di lavoratori. Questo tracciato scandisce anche la durata delle partite, perché quando tutti gli spazi sono terminati si procede con un ultimo turno di gioco (per tutti i giocatori) e poi finisce la partita. Ora si calcolano i punti e chi ne ha fatti di più vince la partita. In caso di parità vince chi ha una Reputazione migliore, quindi occhio a fare troppo i bricconi.
Considerazioni e giudizio finale
Architetti del Regno Occidentale apre una nuova saga per la Garphill Games, e se questo è l’esordio non posso che essere ottimista per i prossimi giochi. A partire dal già annunciato Paladini del Regno Occidentale.
Come gioco da tavolo di piazzamento lavoratori non è uno dei più elaborati e complessi, ma è anche questo un suo punto di forza. I giocatori non sono tutti uguali e ogni gioco deve puntare ad un target. Architetti è un gioco davvero ben fatto, con tante azioni da fare e che dà da pensare per scegliere la propria strategia di gioco. Tutto questo però non lo rende un gioco pesante, lungo e complicato. Le meccaniche di gioco sono molto semplici, il tabellone ha dei simboli che ricordano cosa fa ogni luogo e i turni si susseguono veloci e con un buon ritmo (anche se poi dipende sempre dai giocatori).
Le partite dovrebbero durare sempre attorno all’ora, soprattutto quando chi gioca conosce bene le regole e ha preso confidenza con le meccaniche. Le prime partite bisogna mettere in conto un po’ di rallentamenti, sia per ricordarsi cosa si può fare, sia per la maggiore difficoltà nello scegliere una strategia.
La parte che trovo più interessante di Architetti del Regno Occidentale è senza dubbio la meccanica legata al recupero dei lavoratori piazzati sul tabellone. L’aggiunta della cattura dei lavoratori avversari mi ha convinto, come la possibilità di tenerli quasi in ostaggio o decidere di mandarli in prigione.
L’unico punto che andrebbe analizzato per possibili migliorie (platoniche) è la costruzione della Cattedrale. Nelle partite che ho fatto non l’ho trovata così determinante rispetto alla costruzione delle Carte Edificio, quindi rischia di diventare un di più che si può anche non fare. Considerando che è una sorta di super edificio, e come è strutturala la costruzione a livelli, avrebbe dovuto avere un peso maggiore. Probabilmente dei Punti vittoria maggiorati per i vari livelli basterebbero a sistemare la cosa. Quasi quasi la prossima partita provo come home rule a modificare i punteggi della Cattedrale.
Per concludere non posso che promuovere alla grande Architetti del Regno Occidentale, ammettendo però che sono un po’ di parte. Ho amato moltissimo la trilogia della The North Sea Saga, e visto che Architetti è molto simile come tipologia è evidente che rientro alla perfezione nel target di questo gioco.
Se anche voi avete apprezzato la trilogia vichinga, Architetti del Regno Occidentale è un acquisto obbligato. Se non avete mai giocato a Shipwrights, Raiders o Explorers of the North Sea invece potete provare come primo approccio proprio Architetti. È uno dei più vasti per le cose che ci sono da fare, ma rimane un gioco facile e alla portata di tutti.
Maggiori informazioni su garphill.com
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