Nintendo Flex
Un concept che ipotizza un nuovo Game Boy al passo con i tempi
Quando si parla di console portatili la prima cosa che viene in mente è il Nintendo Game Boy. La più venduta, amata e iconica console portatile di sempre.
Per quanto bella e nostalgica però oggi risulterebbe anacronistica con quelle forme a mattone, le pile stilo e il display in bianco e nero senza retroilluminazione.
Non a caso Nintendo ha ammodernato il Game Boy varie volte, per poi cambiare del tutto strada con console più moderne come il Game Boy Advance o la serie Nintendo DS.
Oggi, in un’epoca dominata dagli smartphone, però una console portatile ha ancora senso? Secondo Sony no visto che ha definitivamente abbandonato il settore. Secondo Nintendo invece non ancora, anche perché una console portatile può offrire un’esperienza di gioco decisamente superiore.
Anche per questo c’è chi continua a sognare nuovi annunci di Nintendo con nuove console portatili. Modelli però che non devono solo guardare al futuro, ma anche rievocare il passato.
È quello che ha pensato un designer conosciuto come YJ Yoon (di origine orientale ma di base in California) che ha disegnato Nintendo Flex. Un Game Boy per i tempi moderni.
Da un punto di vista del design sembra la naturale evoluzione della console, partendo dal primo storico modello del 1989, passando per il Game Boy Pocket e arrivando proprio a Flex.
Il nome deriva dalla sua caratteristica principale, difatti non è una classica console piatta ma approfitta degli attuali display curvi per proporre una console concava. Questo design serve sia per una migliore ergonomia, sia per avere una console che sta più comodamente nella tasca posteriore dei pantaloni.
Esteticamente è davvero molto bella, perché riesce a essere moderna mantenendo però le peculiarità della console originale. L’unica cosa che non apprezzo particolarmente è la tipologia di controlli. Fatti in quel modo, poco sporgenti, li trovo meno funzionali rispetto a dei veri pulsanti o al classico D-Pad. Ma trattandosi di un concept sono solo impressioni.
È degna di nota invece l’idea che sostituisce le cartucce, uno stick che fa anche da pulsante dell’accensione. Si inserisce lo stick e la console si accende, e lo stick rimane bloccato fino a quando non la si spegne. Anche questa idea è interessante, ma va anch’essa sviluppata e ponderata su una sua reale utilità. Se Nintendo Flex dovesse mai prendere vita, sarà per nuovi giochi o per il retro gaming? Nel caso fosse solo per un’operazione nostalgia basterebbe una memoria interna e un sistema di download dei giochi dal web.
Il concept di Nintendo Flex però rimane molto intrigante, chissà se lo vedremo mai diventare realtà.
Maggiori informazioni su behance.net
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