Recensione Wacaco Nanopresso
Una macchina per il caffè manuale dalle dimensioni super compatte
Per noi italiani il rito del caffè è sacro. Non importa dove ci troviamo, ci sono momenti della giornata in cui un espresso è una necessità quasi irrinunciabile. Molte volte basta fermarsi in un bar, ma può capitare di trovarsi in posti un po’ isolati dove bere un caffè è un miraggio.
Un modo per avere sempre un caffè espresso appena fatto però c’è e ce la offre Wacaco, un brand che produce delle macchinette per il caffè davvero particolari. Si tratta di macchinette per il caffè manuali e portatili. Quindi si possono portare con sé e per funzionare non hanno bisogno della corrente elettrica.
Una delle sue prime creazioni l’abbiamo vista tempo fa, è la Wacaco Minipresso, un bussolotto dotato di pompa che permette di preparare un ottimo caffè espresso ovunque ci troviamo.
Oggi torniamo a parlare di questo marchio per la sua nuova creatura, la Wacaco Nanopresso, un nuovo modello che migliora in ogni caratteristica il suo predecessore.
Da Mini si passa a Nano, cosa che fa intendere una diminuzione delle dimensioni. Questo è vero perché la nuova macchinetta per il caffè manuale è effettivamente più piccola.
La Minipresso misurava 17,5 cm di altezza per un peso di 360 grammi. La Nanopresso invece è 15,6 cm per 336 grammi. Nonostante questo, il serbatoio per l’acqua è più grande nel nuovo modello, con 80 ml rispetto ai 70 ml della prima versione.
Basterebbe questo a rendere la Wacaco Nanopresso più appetibile, ma ci sono anche altre migliorie che rendono l’acquisto ancora più giustificato.
Con il nuovo modello preparare il caffè diventa più facile e si ottengono anche risultati migliori. Il merito è del sistema di pompaggio più efficace. Se la Minipresso raggiungeva una pressione di 116 psi/ 8 bar, la Nanopresso raggiunge 261 psi/18 bar. Per di più la pressione massima viene raggiunta imprimendo il 15% di forza in meno, per uno strumento più agevole da usare (per quanto i dati percentuali siano sempre da prendere con le pinze).
Ma come funzionano le macchinette per il caffè a pressione manuale di Wacaco? Si tratta di strumenti semplicissimi da usare e che richiedono giusto 2 righe di spiegazione nel manuale multilingue presente nella confezione.
Lo strumento si compone di 3 parti principali. Il corpo centrale è dove c’è la pompa manuale per mettere in pressione la macchinetta, la parte alta è il serbatoio dell’acqua mentre in basso c’è il blocco dove mettere il caffè in polvere (o le capsule acquistando un adattatore).
Per fare l’espresso basta riempire il serbatoio con acqua calda (possibilmente bollente) e aggiungere il caffè. Poi si avvitano i due elementi, si estrae lo stantuffo dal blocco centrale e si inizia a pompare.
Le prime pompate sono a vuoto e mettono in pressione la Nanopresso, poi dopo l’ottava pressione inizia a fuoriuscire il caffè.
La nostra prova
Nelle ultime settimane ho provato la Wacaco Nanopresso e sono rimasto molto stupito dal risultato. L’espresso che prepara è molto buono e ha anche quello strato di schiuma densa sulla superficie che lo rende perfetto. Anche per questo la sto usando tutte le mattine al posto della mia cara e vecchia macchinetta del caffè, ormai sulla via della pensione. Visti i risultati della Wacaco Nanopresso però non ho più nemmeno tanta fretta di cambiarla visto che in queste mattine sto usando la macchinetta manuale. Come uso domestico ha un po’ la scomodità di dover scaldare l’acqua per poi eseguire il procedimento, mentre una classica macchinetta per espresso è più immediata.
L’unica scomodità, anche per usarla in giro (quindi l’uso per cui è stata concepita) è proprio il dover potere con sé dell’acqua calda. Per le gite fuori porta basta ricordarsi di portare un thermos, ma è un di più che bisogna tenere a mente.
Per provarla anche come accessorio per escursionisti l’ho portata con me in 3 camminate in montagna. Poter preparare un ottimo espresso anche in alta quota è fantastico, soprattutto quando le giornate sono grigie e fredde e un caffè caldo appena fatto è una vera goduria. In una giornata calda e soleggiata invece ho provato anche a farlo con l’acqua fredda. Il risultato non è dei migliori perché il caffè esce marroncino, quasi acqua sporca. La cosa curiosa è che però lo strato di schiuma si crea lo stesso, nascondendo un po’ quel caffè annacquato e dandogli comunque una bella faccia.
Per chi pretende un caffè perfetto quindi l’acqua fredda non va assolutamente bene. Per chi invece cerca solo l’effetto energizzante della caffeina per affrontare meglio il ritorno a valle, può andare bene anche con l’acqua fredda. Basta accontentarsi ed eventualmente prepararsi 2 caffè visto che viene poco carico.
Un consiglio nel caso acquistiate la Wacaco Nanopresso e non riuscirete a preparare il caffè. Se dopo aver pompato per otto volte lo stantuffo il caffè non inizia ad uscire velocemente non significa che la macchinetta ha problemi. Può essere colpa della macinatura del caffè. Se il caffè esce male provate con altre marche perché se la polvere è molto fine, si compatta troppo e blocca la fuoriuscita del caffè.
Concludendo se cercate una macchinetta portatile per fare l’espresso ovunque vi troviate la Wacaco Nanopresso è una scelta eccellente. Comoda da portare nello zaino in gita, in campeggio o anche nelle vacanze in appartamento, dove non avete macchinette o caffettiere e volete continuare a bere un espresso di ottima qualità.
La Nanopresso è in vendita con varie soluzioni: con solo la macchinetta e una semplice busta in tessuto protettiva; con un involucro rigido per una maggiore protezione; con l’adattatore per le capsule per una maggiore comodità visto che non è necessario portare con sé il caffè in polvere; con il Barista kit che aggiunge un serbatoio più grande per preparare più agevolmente 2 caffè o fare un caffè molto lungo.
Maggiori informazioni su wacaco.com
Questo prodotto al momento non è in vendita sul nostro negozio online.
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