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Recensione So Clover!

In gioco pieno di quadrifogli ma in cui non serve la fortuna

Nel 2019 il prestigioso premio Spiel des Jahres per il gioco da tavolo dell’anno è andato a Just One. Si tratta di un divertente party game in cui bisogna far indovinare una parola a un giocatore dandogli degli indizi. Questi indizi devono essere delle parole singole che gli altri giocatori scrivono su delle lavagnette senza potersi confrontare tra loro. Prima di mostrare le parole al giocatore vengono confrontate, se ci sono degli indizi ripetuti vanno eliminati, lasciando meno aiuti al giocatore.
Il gioco che vediamo oggi ha alcune analogie con l’acclamato Just One, anche se rovescia il meccanismo di associazione tra indizi e parole e lo moltiplica per quattro. Perché quattro? Perché in So Clover! si gioca su delle curiose plance a forma di quadrifoglio. Ma non pensate che sia un gioco in cui conta la fortuna, essere fortunati conta poco.

Che gioco è e come si presenta

So Clover! (contenuto)

So Clover è un gioco da tavolo di tipo party game cooperativo pubblicato in Italia da Asmodee. È pensato per essere giocato da 3 a 6 giocatori, è consigliato a partire dai 10 anni e le partite hanno una durata di circa 30 minuti.
Il logo a quadrifoglio è legato alle plance che si usano per giocare che hanno proprio le forme di grossi quadrifogli di plastica.
Ogni plancia ha quattro spazi in cui inserire delle carte speciali di forma quadrata che mostrano una parola per lato. Le carte Parole Chiave sono ben 220 e hanno un buco centrale per poterle bloccare sulla plancia.

So Clover! (le tessere)
In aggiunta nella scatola troviamo 6 pennarelli cancellabili per scrivere sui quadrifogli e un blocco chiamato Registro delle Leggende per tenere traccia di tutte le partite e avere uno storico con date, nomi e punteggi.

Come si gioca a So Clover!

A inizio partita ogni giocatore prende un quadrifoglio e un pennarello. Sul tavolo ci si posiziona in modo che nessuno possa vedere la lavagnetta degli altri giocatori.
Poi ogni giocatore pesca 4 carte Parola Chiave e le colloca in modo del tutto casuale sul suo quadrifoglio. Ora osservando la lavagnetta ci sono due parole chiave per ogni foglia che diventa lo spazio su cui scrivere con il pennarello.
I giocatori non hanno limiti di tempo ma senza prendersela troppo comoda devono pensare a una parola che si associa alle due parole chiave di ogni foglia. Quando tutti i giocatori hanno scritto le 4 parole si passa alla fase successiva.

So Clover! (partita)

I giocatori raccolgono le 4 carte, poi ne pescano una quinta da aggiungere al mazzetto e le tengono a fianco del quadrifoglio.
A turno ogni giocatore deve mostrare la sua plancia ai compagni di gioco, dando loro le 5 carte Parola Chiave. Quindi le quattro corrette più la quinta di disturbo.
Gli altri giocatori si confrontano e ragionano sulle parole scritte sul quadrifoglio e le carte con le parole chiave. L’obiettivo è riuscire a collocare le carte e ricomporre il quadrifoglio iniziale.

Quando i giocatori pensano di avere la soluzione la mostrano al proprietario del quadrifoglio. Se è tutto corretto la plancia vale 6 punti, altrimenti deve togliere le carte sbagliate.
Ai giocatori spetta un secondo tentativo per correggere gli errori. In questo caso i giocatori prendono 1 punto per ogni carta corretta, quindi se si fa tutto giusto al secondo tentavo si prendono 4 punti.

So Clover! (parole)

Si procede con un nuovo turno con il quadrifoglio di un altro giocatore. Il procedimento è lo stesso, con le 5 carte e i due tentativi.
La partita termina quando sono stati risolti i quadrifogli di tutti i giocatori. Si procede sommando i punti fatti con ogni quadrifoglio, poi si annota il punteggio nel Registro delle Leggende.

Variare la difficoltà

Per rendere il gioco più difficile si può decidere a inizio partita di aumentare le carte di disturbo. Anziché aggiungere una sola carta alle 4 corrette, se ne possono aggiungere di più e creare ancora più dubbi ai giocatori.

So Clover!

Considerazioni finali

So Clover! è un party game molto interessante per chi ama i giochi di parole e magari ha già nella propria collezione Just One.
L’idea del quadrifoglio con le 4 parole da trovare per unire i 2 indizi che troviamo in ogni foglia è molto bella.
Vi capiterà spesso di trovarvi in difficoltà a causa di due parole da associare che sembrano non avere nulla in comune. In So Clover però non è fondamentale trovare sempre delle parole che legano i due indizi. Gli altri giocatori possono trovare la posizione delle carte anche per deduzione o per esclusione. Difatti ogni carta Parola Chiave è quadrata e ha in gioco due lati con altrettante parole. Quindi se non trovano l’associazione con una foglia, la possono trovare nell’altra, e questo basta per capire dove collocare la carta.
In un gioco di ragionamento il fattore fortuna evocato dai quadrifogli conta relativamente. Può però avere un certo peso sia nelle associazioni che si creano nel quadrifoglio, sia quando peschiamo le carte di disturbo da aggiungere alle 4 corrette.

Nel complesso trovo So Clover! un ottimo party game che può piacere un po’ a tutti, soprattutto come idea e meccaniche. L’unico punto debole credo possa risultare la mancanza di una vera e propria competizione. È vero che è un cooperativo, ma alla fine tutto si riduce a una conta dei punti da segnare nell’almanacco dei record. Ad esempio in Just One c’è l’eliminazione delle carte quando si commette un errore, cosa che pesa nel risultato finale. Meccanica che può portare i giocatori a preferire di passare senza dare la risposta piuttosto che azzardare una risposta quando non la si conosce.
In So Clover! non è semplice introdurre qualcosa di analogo, ma magari come home rule si può pensare ad un sistema di penalità quando si commettono degli errori. Ad esempio con il primo giocatore che usa sempre solo una carta aggiuntiva di disturbo. Il secondo giocatore ne usa solo una se il primo quadrifoglio è stato risolto al primo tentativo, mentre ne aggiunge un’altra se è stato risolto al secondo tentativo (volendo possono diventare 2 se c’era ancora almeno un errore dopo il secondo tentativo). Si prosegue così fino all’ultimo quadrifoglio. In questo modo la difficoltà della partita cresce quando si fanno errori, mentre rimane “bassa” se si risolvono i quadrifogli senza errori.
Poi questa è solo un’idea, So Clover! si può giocare benissimo come è proposto che è già così un bel party game.

Maggiori informazioni su asmodee.it

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