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Recensione Sillabe in gioco

Un gioco didattico per comporre delle parole usando le loro sillabe

Per avvicinare un bambino piccolo alla lettura si procede un po’ per gradi e l’approccio migliore è sempre quello di unire alla parte didattica quella ludica.
L’editore Erickson ha un’ampia gamma di giochi didattici ed educativi pensati per varie fasce d’età e con differenti finalità. Tra questi troviamo Sillabe in gioco, una proposta pensata proprio per avvicinare i bambini alla lettura delle loro prime parole. Come suggerisce il nome le protagoniste sono le sillabe, da utilizzare per comporre delle parole proposte da un’illustrazione.
Oggi andiamo a conoscere questo interessante titolo ideato da Flavio Fogarolo che offre un’attività stimolante e resa varia grazie a delle differenti modalità di gioco.

Che gioco è e come si presenta

Sillabe in gioco (dentro la scatola)

Sillabe in gioco è un gioco didattico che si può fare sia da soli sia in compagnia. È pensato per bambini da 5 a 7 anni e lo scopo principale è avvicinare il bambino alla lettura delle prime parole attraverso la loro divisione in sillabe.
Le parole sono brevi e sono tutte composte da due sillabe. Sillabe che, in base alla loro grammatica, sono divise in 3 gruppi con difficoltà crescente.
I materiali di gioco sono delle tessere in cartone di due tipologie: le tessere rettangolari che raffigurano un’illustrazione della parola; le tessere quadrate con scritte le sillabe.
Le tessere sono divise tra tre livelli di difficoltà in base alla struttura delle sillabe.
– 1° livello: sillabe composte da una consonante e una vocale (MA, NE, PI, etc.)
– 2° livello: sillabe con due consonanti (PRE, STA, SCO, etc.)
– 3° livello: sillabe con regole ortografiche (CI, GHI, GNO, etc.)

La divisione delle tessere è semplificata dal retro di colore differente, mentre ai fini didattici permette di seguire un percorso di apprendimento che introduce in modo graduale tutte le parole e le loro sillabe.

Come si gioca a Sillabe in gioco

Sillabe in gioco propone 4 diverse modalità tra cui scegliere in base al numero di giocatori e alla loro abilità. La meccanica di base però è sempre la stessa. Si prende una tessera con l’immagine di una parola e bisogna trovare le due tessere con le sillabe che la compongono. Sillabe che vanno poste una a sinistra una a destra dell’immagine.
Il gioco non richiede la presenza di un adulto perché le tessere includono un sistema che permette l’autocorrezione. Difatti tutte le tessere hanno una cornice che compone un codice formato da differenti colori. Se le sillabe messe ai lati dell’immagine hanno gli stessi colori significa che sono corrette, in caso contrario c’è un errore.

Sillabe in gioco (partita)

Le quattro modalità di gioco sono:

Associazione libera

Una modalità non competitiva perfetta per iniziare. Non ci sono particolari regole, ogni bambino prende un’immagine dopo l’altra e deve completarla aggiungendo le due sillabe.

Tutti amici

Ogni bambino riceve 4 tessere con le immagini mentre le sillabe vanno messe al centro del tavolo scoperte.
I bambini devono cercare le sillabe che gli servono per completare le immagini che possono essere completate sia isolate, sia collegandole tra loro. Ad esempio, NI (immagine di un nido) DO (immagine di un dono) NO, con la sillaba DO che viene usata per entrambe le parole.

Sillabe in gioco (modalità domino)

Domino

I giocatori ricevono 4 immagini ciascuno mentre al centro del tavolo si mettono solo 8 tessere con le sillabe.
Il primo giocatore deve trovare una delle sue immagini che può essere completata usando le tessere sul tavolo. Se nessuna può essere completata ne pesca un’altra fino a quando può mettere sul tavolo l’immagine con le sue sillabe. Dopo averlo fatto si pescano altre due sillabe per lascare al centro del tavolo sempre 8 tessere.
A questo punto si prosegue giocando un po’ come a domino, con gli altri giocatori che devono collegare le loro immagini alle tessere già giocate dagli altri giocatori. Quindi si usa una delle loro sillabe, si aggiunge l’immagine e si completa con la sillaba mancante.
Il primo giocatore che riesce a collegare tutte le sue immagini vince.

Rubaparole

Ogni giocatore inizia con un’immagine mentre al centro del tavolo si mettono 12 tessere sillabe (16 se si gioca in 4).
Il turno si svolge in contemporanea e i giocatori devono cercare rapidamente le sillabe che servono per completare la propria immagine. Chi ci riesce mette l’immagine e le sillabe di fronte a sé, mentre il turno termina quando chi non ha completato l’immagine dichiara di rinunciare.
Chi ha completato l’immagine la mette da parte per formare il suo bottino e ne pesca una nuova. Chi non ci è riuscito o ci riprova nel prossimo turno oppure può cambiare immagine.
Il gioco finisce quando terminano le carte con le immagini. Vince chi ha il bottino con più carte.

Considerazioni finali da TNPEE

Sillabe in gioco è un gioco da tavolo per bambini che fa parte del settore ludico dell’editore Erickson. Come sempre la parte del gioco si unisce a quella educativa e didattica e in questo caso il focus è incentrato sulla lettura, le sillabe e la composizione delle parole.
Il gioco ha un’unica meccanica che è quella di comporre delle brevi parole unendo le due sillabe che la compongono. Meccanica con 3 livelli di difficoltà basati sulla tipologia di sillabe divise tra quelle più semplici composte da una consonante e una vocale, quelle con due consonanti e una vocale e infine le sillabe con regole ortografiche particolari (GHI, GLIO, etc.).
Questa meccanica è usata in differenti modalità di gioco che permettono di rendere il gioco più vario e al tempo stesso renderlo adatto a diversi livelli di abilità.
È molto interessante anche la presenza di un sistema di autovalutazione basato sui colori che permette ai bambini di controllare da soli se hanno fatto degli errori. In questo modo agli obiettivi didattici del gioco si aggiungono l’autocorrezione, l’autonomia e funzioni esecutive come l’attenzione e il problem solving.
Sillabe in gioco è un’attività divertente e stimolante anche se si fa da soli. La componente ludica però aumenta molto quando si gioca in gruppo con modalità di gioco più avanzate che accrescono anche la parte didattica.

Recensione realizzata insieme alla TNPEE Francesca Frigerio.

Maggiori informazioni su erickson.it

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