Recensione Pictomania
Un family game in cui non conta disegnare bene, ma disegnare velocemente
Oggi vi mostro un family game perfetto per chi ama i giochi da tavolo in cui bisogna disegnare. Una categoria che vanta numerosi titoli di successo, ma che ha ancora spazio per delle novità interessanti e che introducono caratteristiche innovative.
In nessun gioco di disegno è importante essere bravi, l’importante è essere abili il necessario per far capire ciò che si sta disegnando. Tanto la perfezione l’ha già raggiunta Caravaggio qualche secolo fa, quindi potete focalizzarvi sul disegno pragmatico.
In Pictomania questo concetto viene ulteriormente esasperato, perché una componente fondamentale del gioco è la velocità. Non dovete solo fare dei disegni riconoscibili, dovete anche essere più rapidi degli avversari, perché più si è veloci più punti si possono prendere.
Attenzione però, a volte la fretta porta a fare dei disegni fatti male, e in questo caso si rischia di perdere punti. Quindi veloci sì, ma senza trascurare l’accuratezza del disegno.
La rapidità nel disegnare però non è una peculiarità di Pictomania, anzi, in molti giochi di disegno è presente il fattore tempo. La differenza è che qui non ci sono clessidre che mettono pressione, sono gli altri giocatori a farlo, perché in Pictomania si gioca da soli e in contemporanea con gli altri giocatori.
Che gioco è Pictomania
Pictomania è un gioco per famiglie da 3 a 6 giocatori basato sui disegni. Ogni partita si svolge su soli 4 turni che equivalgono ad altrettanti disegni. Per questo motivo le partite difficilmente superano i 30 minuti.
L’età consigliata è a partire dagli 8 anni, ma potrebbe essere più indicato per bambini un poco più grandi. Il motivo è la difficoltà crescente dei soggetti da disegnare. Si parte il primo turno con soggetti elementari, e si sale di difficoltà col passare dei turni. L’ultimo presenta richieste abbastanza ostiche per un bambino. Volendo però potete sempre modificare il regolamento con delle semplici home rules. Ad esempio usando solo le parole di I o II livello per tutti i 4 turni (o modifiche del genere). In questo modo potete rendere Pictomania ancora più facile e alla portata dei bambini.
Contenuto della confezione
I materiali necessari per giocare sono pochi ma sono ben fatti e includono anche cose che potevano anche non essere incluse. Passino i fogli che hanno un minimo di grafica per il gioco, ma non mi aspettavo di trovare anche 6 matite con la parte esterna di differente colore (ognuna associata a un giocatore) e perfino un temperamatite. Il produttore però, giustamente, ha voluto fornire proprio tutto il necessario.
Per quanto riguarda i materiali fondamentali invece troviamo delle grosse carte con i soggetti per i disegni. Sono tante, sono divise per round e difficoltà e offrono tantissimi soggetti, quindi il rischio ripetitività si esclude fin da subito.
Gli altri materiali necessari sono i gettoni per i punti, divisi tra comuni (inteso come “per tutti”) e quelli colorati per ogni giocatore; mazzi di mini carte divise tra comuni per assegnare il soggetto da disegnare in modo casuale, e mazzi dei giocatori per indovinare il soggetto disegnato dagli avversari.
Infine c’è il portacarte in plastica dove collocare le carte dei soggetti in uso nel turno.
Come si gioca a Pictomania
Ogni giocatore prende un foglio. I fogli speciali di Pictomania si possono piegare a metà e sono divisi in 4 aree di disegno, una per turno. Poi prende una matita, il mazzo di mini carte e i gettoni dei punti del suo colore. I gettoni sono 5 ma non è detto che servano tutti. In una partita ogni giocatore deve avere solo un numero di gettoni pari al numero degli avversari. Quindi se giocate in 4 dovete prendere solo 3 gettoni. I gettoni sono di differente valore (da 3 a 1 punto). Per sapere quali valori prendere in base al numero di giocatori seguite il regolamento.
Dopo che tutti i giocatori hanno la loro dotazione potete procedere con i materiali comuni. Al centro del tavolo va il portacarte, i gettoni punteggio comuni e i 2 mazzi di mini carte nere. I gettoni comuni sono 6, ma si usa un numero pari al numero di giocatori (se si gioca in 4 se ne usano 4). Le mini carte invece servono per assegnare a ogni giocatore il soggetto da disegnare.
Il portacarte è diviso in 3 spazi: A, B e C. Ogni spazio ha posto per una carta con i soggetti dei disegni, e ogni carta ha una lista di 7 soggetti numerati dall’alto in basso.
Le carte dei soggetti sono divise per colore. Ogni colore corrisponde a un turno di gioco, e la distinzione è importante perché con il passare dei turni aumenta anche la difficoltà dei soggetti da disegnare.
I mazzi di mini carte nere servono per pescare una lettera e un numero, così si ha il soggetto da disegnare tra i 21 presenti sul portacarte. È importante sapere che è impossibile pescare la stessa combinazione, quindi i giocatori disegnano sempre cose differenti.
Ora è tutto pronto e si può iniziare la partita. Si prendono le carte soggetto verdi – le più facili – se ne pescano 3 e si mettono sul portacarte.
I giocatori possono iniziare a leggere i soggetti per essere preparati a tutto. Insieme i giocatori pescano le carte nere per scoprire cosa devono disegnare. Le carte pescate non vanno girate, si aspetta che tutti i giocatori abbiano preso le loro due. Dopo che tutti sono pronti, ogni giocatore guarda le sue carte in segreto per scoprire cosa deve disegnare e inizia subito a farlo. L’obiettivo è disegnare in modo chiaro ma al tempo stesso finire prima degli altri. Difatti lo scopo di ogni giocatore è quello di indovinare cosa stanno disegnando gli avversari.
Appena un giocatore finisce di disegnare può immediatamente sbirciare gli avversari. Non importa se stanno ancora disegnando.
Quando un giocatore crede di aver capito il soggetto prende il suo mini mazzo di carte numeriche, e fa la sua “puntata” mettendo davanti al giocatore il numero corrispondete al suo soggetto. La puntata deve essere segreta, quindi la carta va messa a faccia in giù.
Il primo giocatore che finisce di assegnare le carte agli avversari pesca un gettone punteggio comune dal centro del tavolo. Lo stesso lo fanno gli altri giocatori. Ovviamente, visto che i gettoni hanno punteggi differenti, chi primo arriva meglio alloggia.
Finita la fase di disegno di intuizione si procede con la rivelazione dei soggetti e il calcolo dei punti del round.
Si parte da un giocatore a caso, che rivela quale era il soggetto del suo disegno e gira le carte degli avversari. In palio ci sono i gettoni punteggio del giocatore. Il primo ad aver puntato, se indovina, prende il primo gettone, quindi quello di valore più alto. Se ha sbagliato non prende nulla. Se si sbaglia però non si lascia il gettone vacante per il giocatore successivo, questo diventa un punteggio malus per chi ha fatto il disegno. Ecco spiegato perché in Pictomania bisogna sia essere veloci, sia disegnare bene. Se gli avversari non capiscono cosa avete disegnato ci perdete di più voi!
Si procede così con tutti i giocatori. Poi si procede con la somma dei gettoni raccolti, tra quello comune e quelli presi dagli avversari. Dopo aver fatto il calcolo si annota il punteggio del turno e si procede con il turno successivo.
Si continua così per i 4 turni di gioco. Si calcola il punteggio totale dei 4 turni e si scopre chi ha vinto.
Considerazioni e giudizio finale
Pictomania soddisfa tutti i requisiti per raccogliere l’eredità dei grandi classici della categoria dei giochi da tavolo in cui bisogna disegnare. Dopotutto è un gioco creato da Vlaada Chvátil, autore di giochi del calibro di Nome in Codice o di A voi la scelta.
Tutti questi “Vlaada Games” sono stati pubblicati in Italia da Cranio Creations, e lo stesso vale per Pictomania, da poco aggiuntosi alla folta categoria di giochi di società per famiglie e gruppi di amici.
Io mi sono dilungato cercando di spiegarvi nel migliore dei modi il gioco, proprio per non rimanere sul generico e mostrare il gioco in tutti i suoi aspetti. Pictomania però è molto semplice, si impara alla svelta e dopo aver capito bene il da farsi si può apprezzare ogni scelta regolamentare. Anche il malus al disegnatore e non a chi sbaglia. In questo modo si evita che qualcuno faccia di proposito disegni indecifrabili solo per penalizzare gli altri giocatori. Il regolamento di Pictomania obbliga tutti a fare il loro meglio e rende difficile e rischioso fare dei tiri mancini agli altri.
Ormai Natale è imminente e potrebbe essere tardi per prendere Pictomania e giocarlo coi parenti (ma chissà, magari è già sotto l’albero impacchettato che vi aspetta).
Le vacanze però sono lunghe e piene di occasioni per tante partite insieme agli amici. Quindi se cercate un family game divertente dove bisogna disegnare non perdete altro tempo. Prendete senza troppi indugi Pictomania, il divertimento è assicurato. E questo vale anche se non sapete disegnare. Perché potete sempre migliorare, e perché gli obbrobri vi fanno prendere tanti malus ma assicurano tante risate.
Maggiori informazioni su craniocreations.it
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