Recensione Manolesta
Un gioco da tavolo educativo per bambini
Il gioco è una parte fondamentale nella giornata dei bambini. Non solo per la parte ludica, ma anche perché si possono aggiungere delle componenti educative.
Per i bambini l’apprendimento più efficacie è quello fatto con le attività ludiche e ricreative, in una classica situazione dove si unisce l’utile al dilettevole.
Di conseguenza il compito di un genitore o di un educatore non è solo quello di pensare al divertimento dei bambini. È necessario pensare anche a quali attività si possono proporre per unire le due componenti.
Un aiuto può arrivare da editori come Erickson, noto soprattutto per le sue collane di libri ma che ha anche una categoria dedicata ai giochi da tavolo.
Il gioco che vediamo oggi è Manolesta, un simpatico party game per sviluppare l’attenzione, l’autocontrollo, l’abilità di calcolo e la velocità di reazione agli stimoli.
Che gioco è e come si presenta
Manolesta è un gioco da tavolo per bambini basato quasi interamente su un mazzo di carte ed è pensato a partire dai 5 anni. Si può giocare da 2 a 6 giocatori e la durata delle partite è di circa 15 minuti.
L’autore è Gianluca Daffi e ha anche ideato l’intera linea di giochi da tavolo di cui fa parte Manolesta. La linea si chiama Giocare per crescere, una nuova linea di giochi in scatola, ideata da Gianluca Daffi, che uniscono al piacere di divertirsi in compagnia la possibilità di sollecitare una o più specifiche funzioni esecutive: autoregolazione emotiva, inibizione della risposta, memoria di lavoro, attenzione focalizzata, pianificazione, flessibilità.
L’unico materiale di gioco diverso dalle carte sono delle piccole pepite in plastica verde trasparente che servono come segnapunti.
Il mazzo di 120 carte invece si compone principalmente da due tipologie di carte: 60 carte Gesti e 60 carte Numeri.
Le carte gesti raffigurano 3 differenti gesti: battere le mani sopra la testa, batterle davanti a sé o sul tavolo. I gesti sono divisi tra due differenti personaggi.
Le carte numero sono carte che vanno da 1 a 3 divise tra due colori arancione e rosso scuro.
Lo scopo del gioco è essere più veloci degli avversari, vincere i turni di gioco e sottrare tutte le pepite agli avversari.
Come si gioca a Manolesta
Manolesta ha delle regole base più alcune varianti per adattarlo al numero di giocatori o all’età/livello dei bambini.
Regole per 2 giocatori
La prima cosa da fare è dividere le carte e le gemme, quindi il numero varia in base a quanti sono i giocatori. Ad esempio in due si distribuiscono 30 carte gesti, 30 carte numeri e 15 pepite a ciascun giocatore.
Ognuno crea davanti a sé due mazzetti a faccia in giù con le due tipologie di carte. Il gioco si basa su sfide testa a testa tra giocatori, chi vince può sottrarre una gemma all’avversario.
In contemporanea i giocatori girano le due carte in cima ai due mazzetti in modo da rivelare un gesto e un numero.
A questo punto osservano le carte sul tavolo e devono interpretarle il più velocemente possibile per capire che gesto devono eseguire e quante volte.
Se le carte gesto sono uguali, i giocatori devono eseguire quel gesto. Se invece le due carte mostrano gesti differenti, il gesto da eseguire è quello mancante.
Le carte coi numeri invece servono per sapere quante volte va eseguito il gesto. Se le carte numero hanno lo stesso colore, vanno sommate. Ad esempio un 1 e un 2 arancioni, danno come risultato 3. Gli stessi numeri di colori diversi invece diventano 1. Se la sottrazione dovesse dare come risultato 0, i giocatori devono gridare Manolesta senza eseguire gesti.
Il primo giocatore che esegue il gesto corretto nel numero esatto di volte vince una pepita dall’avversario.
Vince chi riesce a sottrarre tutte le pepite all’avversario o chi – quando finiscono le carte – ha più pepite.
Versione da 3 giocatori in su
Il setup del gioco è il medesimo e anche lo svolgimento delle sfide che sono sempre dei testa a testa tra due giocatori. In questo caso il giocatore di turno sfida quello alla sua sinistra e si prosegue seguendo questo giro.
L’unica aggiunta è l’importanza del personaggio che esegure il gesto sulla carta. Se nelle partite a due giocatori il personaggio non influisce sul gioco, nelle partite con 3 o più giocatori bisogna guardare anche quello.
Quando i due giocatori che si sfidano girano la carta gesti, se il personaggio è uguale non accade nulla e si procede con una normale sfida.
Se invece i personaggi sono differenti entrano in gioco anche gli altri giocatori, che partecipano alla sfida e devono cercare di eseguire il gesto nel numero di volte corretto mostrato dalle carte sul tavolo.
Se c’è una sfida allargata, chi vince ottiene una pepita da ciascun giocatore.
Varianti semplificate
Per adattare il gioco alle esigenze di ogni bambino ci sono delle varianti regolamentari.
Per chi ha difficoltà a fare i calcoli si seguono queste regole:
Se le due carte sono dello stesso colore il gesto si fa due volte; se invece sono di colore diverso si fa 1 volta. Se però le carte hanno il numero uguale non si fanno gesti e si dice Manolesta.
Se anche queste regole dovessero risultare difficili, date ai bambini solo le carte Gesti. Poi ad ogni turno girate una carta numero per indicare quante volte va eseguito il gesto.
Considerazioni finali da TNPEE
Manolesta è un ottimo gioco in scatola per bambini che stimola e sollecita numerose abilità e competenze, tra cui le Funzioni Esecutive:
– Aiuta a stimolare e sviluppare l’attenzione (in particolare, l’attenzione selettiva, sostenuta e condivisa)
– Osservazione e concentrazione
– Inibizione di una risposta automatica
– Abilità matematiche di calcolo
– Reattività e rapidità (tempo di risposta veloce)
– Stimola inoltre la memoria dovendo ricordare le regole del gioco
– Autoregolazione
Il divertimento non manca, con la parte che richiede di far uno dei tre gesti del gioco che riesce bene a coinvolgere i più piccoli.
Le meccaniche potrebbero non essere di immediata assimilazione, ma dopo qualche partita diventa tutto più semplice e istintivo. Inoltre la possibilità di semplificare le regole rende il gioco adattabile all’età e alle capacità di ogni bambino.
Recensione realizzata insieme alla TNPEE Francesca Frigerio.
Maggiori informazioni su erickson.it