Bunker di sopravvivenza

Negli Stati Uniti c’è una grande attenzione verso le possibili emergenze e catastrofi. So che la frase detta così fa un po’ ridere visto quello che ha detto e fatto il Presidente Trump con il coronavirus. Però insomma, se il Presidente è stato incauto, molti americani non hanno fatto lo stesso errore.
Tantissimi statunitensi erano già preparati, non per doti di preveggenza, ma perché loro sono sempre pronti a tutto.
Questa preparazione al disastro deriva dai tempi della Guerra Fredda, quando c’era il timore di una guerra nucleare imminente. Così molte famiglie si erano costruite – o fatte costruire – dei rifugi antiatomici. Dei bunker per proteggersi dalle radiazioni dove rifugiarsi e probabilmente anche vivere per parecchio tempo.

Oggi la Guerra Fredda è conclusa da un pezzo ma questa propensione al prepararsi al peggio è rimasta. Magari non in tutta la popolazione, però in una percentuale consistente.
Così il mercato dei rifugi, antiatomici e anti tutto, è sempre molto attivo. Qui in Italia non so quanto mercato ci sia, se c’è deve essere molto di nicchia perché non se ne sente mai parlare. Noi però siamo un popolo ottimista e che non prende mai troppo sul serio le minacce. Motivo per cui in pochi spenderebbero soldi per un bunker quando con quei soldi ci può far costruire una mega piscina (e avanzerebbe anche parecchio).

Negli States invece aziende con la texana Atlas Survival Shelters hanno sempre molto lavoro. Per merito anche loro vista la qualità e la varietà dell’offerta.
Il catalogo di Atlas offre tante tipologie di rifugi, con varie soluzioni sia di forma che di materiale. Le differenze sono anche sul tipo di emergenza che possono affrontare al meglio, perché ci sono anche soluzioni per le catastrofi naturali come i tornado o i terremoti, o per proteggere da fuoco e acqua. Quindi soluzioni protettive ma che non devono necessariamente offrire grossi spazi. Poi invece ci sono i bunker da sopravvivenza, dove si potrebbe vivere per settimane, forse anche mesi. Sempre che non si dia di matto prima.
Come vedete quello dei rifugi di sopravvivenza è un settore ricco di spunti. C’è qualcuno che sta pensando di metterne uno sotto casa o in giardino?

Maggiori informazioni su atlassurvivalshelters.com