RearViz, gli specchietti da braccia
Una curiosa soluzione per la sicurezza sulle due ruote
Negli ultimi anni si ripone sempre una maggior attenzione alla sicurezza dei ciclisti sia attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sia attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuovi accessori e dispositivi.
A volte però la ricerca non è volta alla creazione di qualcosa di nuovo ma al miglioramento o alla modifica di qualcosa che già esiste.
L’esempio perfetto è RearViz, un interessante prototipo che prende ispirazione da un accessorio troppo spesso sottovalutato e che difficilmente si vede sui manubri delle biciclette, lo specchietto laterale. Si tratta di un ottimo aiuto per controllare con maggior facilità l’ambiente circostante e circolare con maggior sicurezza, peccato che pochissimi modelli lo montano di serie e sono i ciclisti a doverlo acquistare in un secondo modello.
Inoltre chi usa la bici per fare sport difficilmente monterebbe uno specchietto visto che lo considererebbe un insulto al design della bici e un inutile fastidio.
RearViz seppur sia utilizzabile da chiunque si rivolge principalmente agli sportivi, categoria che stando molte ore in bicicletta, macinando centinaia o migliaia di chilometri e viaggiando a considerevole velocità deve porre ancora più attenzione alla sicurezza.
RearViz è una fascia da mettere sull’avambraccio che racchiude un piccolo specchietto retrovisore apribile all’occorrenza. Questa caratteristica è ottima per chi fa sport visto che molte volte nei lunghi giri ci sono solo dei tratti trafficati o in cui bisogna controllare con attenzione la strada. Con lo specchietto apribile potrete tenerlo sott’occhio solo quando serve per poi richiuderlo nei tratti più tranquilli dove potete spingere sui pedali senza preoccupazioni.
Con RearViz avrete l’aiuto di uno specchietto retrovisore senza dover montar nulla sul manubrio, un vantaggio non da poco vista la cura quasi maniacale che hanno per il loro mezzo gli appassionati delle due ruote.
Come accessorio potrebbe piacere anche a chi usa la bici in città, in questo caso però credo sia meglio una soluzione classica visto che per le strade delle città e dei paesi lo specchietto serve in continuazione.
una di quelle idee geniali…che aiutano il mondo dei ciclisti