Recensione Rolling Village
Un gioco roll and write per aspiranti in cui progettare un villaggio
Vi siete mai chiesti come vengono progettate le città? Solitamente se ci si pone questa domanda è perché ci si trova di fronte a qualcosa di illogico e bizzarro.
«Ma perché c’è una fabbrica in mezzo alle case?»
I procedimenti di progettazione che si celano dietro le porte comunali rimangono un mistero, ma Rolling Village prova a dare una risposta. Le città vengono progettate con i dadi.
Un metodo poco convincente nel mondo reale ma che può dare vita a un simpatico gioco da tavolo di tipo roll and write. Inoltre in Rolling Village non dobbiamo progettare una megalopoli ma un più modesto villaggio, quindi usando solo un paio di dadi, un foglio e una matita potrebbe uscire fuori un piccolo capolavoro. E anche se non dovesse uscire così bene, l’importante è che sia meglio dei villaggi degli avversari.
Che gioco è e come si presenta
Rolling Village è un gioco da tavolo di Diego di Maggio pubblicato da Little Rocket Games. Si tratta di un roll and write che può essere giocato da soli o in gruppo. Il regolamento dice fino a 12 giocatori ma in realtà non c’è un vero limite massimo, anche perché i turni si svolgono in contemporanea, quindi il numero di giocatori non influisce sulla durata della partita. L’età consigliata è a partire dagli 8 anni e una partita dura al massimo 15 minuti.
Il gioco ha una scatola in cartone sottile che contiene un grosso blocco con i fogli villaggio, due dadi da 6 e una scatola con 6 matitine di differenti colori.
Una partita a Rolling Village dura 9 turni nei quali i giocatori devono disegnare un villaggio all’interno della griglia sul proprio foglio. La tipologia degli elementi e la loro collocazione è influenzata dai dadi, i giocatori però mantengono una certa libertà di decisione. I punti vengono fatti proprio scegliendo con attenzione come sviluppare il nostro piccolo villaggio.
Il foglio villaggio
La parte centrale mostra la griglia dove dobbiamo disegnare il villaggio. Le colonne sono 6, come le facce di un dado, mentre le righe sono 5 e sono associate a dei valori che si ottengono sommando i due dadi da 6.
In basso abbiamo il tracciato dove annotare i punteggi. Ci sono 9 caselle per i 9 turni, più 3 caselle per i punti speciali che si calcolano a fine partita.
In alto invece troviamo un utile riepilogo per ricordarci cosa possiamo disegnare in base al risultato del lancio dei dadi.
Come si gioca a Rolling Village
All’inizio di ogni turno un giocatore tira i due dadi. In base al risultato tutti i giocatori disegnano sulla griglia i progetti di quel turno.
I progetti principali sono:
Case: facce 1 e 4
Foreste: facce 2 e 5
Lago: facce 3 e 6
Dopo aver visto i due risultati dei dadi, i giocatori devono realizzare due progetti alternando la lettura dei dadi.
Faccio un esempio. Se il risultato dei dadi è 2 e 6, significa che il primo progetto da disegnare è una Foresta (faccia 2) da disegnare in una delle caselle della colonna 6 (il secondo dado).
Il secondo progetto è un lago (faccia 6) da disegnare in una delle caselle della colonna 2 (il secondo dado).
Quando tutti hanno disegnato i due simboli, il turno termina e si procede con il conteggio dei punti del turno.
Per farlo si sommano i valori dei due dadi, andando avanti con l’esempio del 2 e del 6 abbiamo un valore 8. Guardiamo la griglia, ogni riga ha dei valori di riferimento, l’8 è la quarta riga.
Se abbiamo disegnato dei progetti nell’ottava riga in delle caselle con indicati dei punti li otteniamo, altrimenti facciamo 0 punti. Nel proseguo del gioco, se ho delle caselle collegate ortogonalmente (non in diagonale) ottengo tutti i punti presenti nelle caselle collegate, anche in altre righe.
Questo è lo svolgimento del turno più lineare che ci sia. Nei turni 3, 6 e 9 invece c’è una stella che indica che si tratta di un turno speciale che ha una fase Bonus. Dopo aver disegnato i due progetti, possiamo disegnarne un terzo a nostra scelta in una casella qualsiasi del villaggio. L’unico vincolo è che in questi 3 turni dobbiamo disegnare progetti differenti tra i 3 principali. Quindi possiamo fare solo una casa, una foresta e un lago e non possiamo ripeterli.
Gli altri turni particolari ci sono quando dobbiamo realizzare due edifici speciali: la Piazza e la Fabbrica.
La Piazza va fatta quando con il lancio dei dadi otteniamo due valori uguali.
Se otteniamo, ad esempio, due 3, prima dobbiamo disegnare un Laghetto (progetto legato al 3) nella colonna 3. Poi dobbiamo disegnare una Pizza in una qualunque casella del Villaggio.
La pizza dà punti (10) se a fine partita è adiacente a una casa, una foresta e un laghetto.
La Fabbrica invece si progetta quando il lancio dei dadi mostra i due valori associati a un edificio (1 e 4 – 2 e 5 – 3 e 6). In questo turno quelle combinazioni di dadi ci porterebbero a disegnare lo stesso progetto due volte. Per questo dobbiamo prima disegnare uno solo di quei progetti, poi come secondo edificio mettiamo una Fabbrica nella colonna non usata nel primo disegno.
La fabbrica dà 10 punti se a fine partita è completamente adiacente a Foreste e laghetti. Se invece è vicino anche a solo una casa dà -5 punti; la vicinanza con una pizza invece dà -10 punti.
Alla fine del nono turno finisce la partita. Si sommano i punteggi dei 9 turni, ai quali si sommano i punti fatti con le Piazze e si aggiungono o tolgono i punti delle fabbriche. L’ultimo valore è dato dalle righe con tutte le caselle complete che danno 2 punti aggiuntivi ciascuna.
Chi ha fatto più punti diventa il migliore Sindaco di Rolling Village.
Considerazioni finali
Rolling Village è un bel gioco da tavolo roll and write. Come ambientazione è perfetto per coinvolgere più persone possibili e le regole piuttosto semplici lo rendono un gioco adatto a tutti.
Nelle prime partite i turni sono un po’ macchinosi perché bisogna prendere confidenza con i progetti associati ai valori dei dati, alle icone che dobbiamo disegnare e alle poche altre regole. Basta davvero poco però per entrare in sintonia con il gioco, dopo di che si procede quasi in automatico e si può pensare maggiormente alla strategia per vincere.
Nella sua semplicità Rolling Village richiede molta attenzione nel piazzamento dei vari progetti. Per ottenere punti in ogni turno o cercare di porre le basi per turni molto più proficui. Ma anche per gestire al meglio piazze e fabbriche che possono stravolgere gli esiti di ogni partita.
Il gioco da tavolo ha una buona scalabilità e il numero di giocatori non influisce sulla partita. Questo vale anche per le partite in solitario che sono identiche a quelle in compagnia, l’unica differenza è che – non avendo avversari – abbiamo una scala di giudizi per valutare il nostro punteggio finale.
Quindi se amate i giochi roll and write o vi interessa provarne qualcuno di semplice e adatto a tutti, Rolling Village è un’ottima proposta. Soprattutto in questo periodo visto che potrebbe servivi qualche gioco da tavolo da portare in vacanza.