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Recensione Mycelia

Un gioco da tavolo di tipo deckbuilding ambientato in una foresta

Con la recensione di oggi andiamo alla scoperta di Mycelia e del suo mondo fantastico. Il gioco è ambientato in una foresta e il nostro compito è quello di raccogliere le gocce di rugiada e portarle al Santuario della Vita. La rugiada è un tributo alla Dea della foresta che in cambio proteggerà chi le avrà portato tutta la rugiada di cui ha bisogno.
Il compito non appare gravoso ma bisogna essere veloci per muoversi nella foresta e raggiungere tutte le gocce sparse sui vari tipi di terreno. Nel farlo però non saremo da soli, ad aiutarci ci saranno tanti piccoli aiutanti. Dei funghetti con tante abilità differenti che ci permetteranno di raccogliere più facilmente tutta la rugiada della foresta.

Che gioco è e come si presenta

Mycelia (contenuto)

Mycelia è un gioco da tavolo di Daniel Greiner e pubblicato da Ravensburger. Come quasi tutti i giochi dell’editore tedesco è multilingua e i materiali sono quasi del tutto privi di testo. Ci sono solo alcune carte che riportano una scritta in inglese. Questa però non è necessaria ai fini del gioco, bastano le icone per sapere quali sono gli effetti della carta.
Il gioco è da 2 a 4 giocatori e include anche una modalità in solitario. È consigliato a partire dai 9 anni e la durata delle partite è attorno ai 45 minuti.
La meccanica base di Mycelia è il deckbuilding, difatti dovremo potenziare il nostro mazzo iniziale di funghetti per avere aiutanti sempre più efficaci.

Il comparto grafico e i materiali sono molto curati e permettono a Mycelia di avere un ottimo impatto sui giocatori. Soprattutto sui più piccoli che saranno molto colpiti da alcune componenti e dalle illustrazioni delle carte.

Mycelia (il santuario)

L’elemento più particolare è il Santuario della Vita. Un elemento in cartone da assemblare che crea il luogo dove portare le nostre gocce di rugiada. Si tratta di un elemento particolare anche perché non è una semplice plancia. La parte superiore ruota e fa scorrere le gocce verso un’apertura sopra uno scivolo che le fa cadere fuori dalla base.

Mycelia (le foglie)

Le gocce sono dei segnalini in plastica di buona fattura. Sono 80 (+4 di scorta) dato che per giocare ne servono 20 per ogni giocatore. Poi troviamo le foglie in cartone di tre tipi. Ognuna ha un differente valore (1, 2 o 5) e sono la valuta che ci serve per acquistare le carte.

Mycelia (carte base)
Le carte sono 100 e sono divise tra 24 carte inziali (6 per ogni giocatore), 40 carte per il gioco base, 30 carte espansione e 6 carte di aiuto/riepilogo in varie lingue.

Mycelia (le 6 carte iniziali)
Le 30 carte aggiuntive non sono legate a un’espansione vera e propria. Il gioco rimane il medesimo ma vengono aggiunte delle carte con delle azioni un po’ più elaborate. Quindi si tratta più di un’aggiunta per esperti.
Le plance di gioco sono 4 e raffigurano una griglia che mostra i vari terreni della foresta (terra, acqua, muschio, foglie). Sono double-face. Un lato è uguale per tutti, il retro mostra una configurazione che varia per ogni giocatore.
Gli altri materiali sono le tessere rifornimento e configurazione, necessarie per sapere come piazzare la rugiada a inizio partita e tra i turni. Un dado, le carte azione (che in realtà sono delle tessere in cartone) e il funghetto in cartone che è il segnalino del giocatore iniziale.

In aggiunta a tutti questi materiali troviamo una plancia, un gettone e sei carte che servono se si gioca alla modalità in solitario.
Lo scopo del gioco è raccogliere tutte le gocce di rugiada presenti sulla propria plancia. Il primo giocatore che riesce a portare tutta la rugiada nel Santuario della Vita vince.

Come si gioca a Mycelia

Nel setup si colloca il Santuario della Vita al centro e si mette il dado nella casella indicata dal regolamento.
A fianco del Santuario si mette una tessera rifornimento e una configurazione pescate a caso tra quelle disponibili. Le foglie, la valuta del gioco, formano una riserva da cui prelevare quelle che si raccolgono durante la partita.

Mycelia (posizionamento rugiada sulla plancia)

Ogni giocatore prende una plancia, si sceglie su quale lato giocatore e poi colloca 20 gocce di rugiada seguendo lo schema indicato dalla tessera configurazione.
Per le prime partite sotto la plancia si aggiungono le tessere azione A e B. Sono tessere che aggiungono due azioni aggiuntive che si possono svolgere pagando un costo in foglie. Dopo aver imparato a giocare si possono introdurre anche le altre tessere con azioni più avanzate.
Il mazzo iniziale è formato dalle 6 carte base che il giocatore mescola e colloca a faccia in giù a fianco della sua plancia. Poi pesca 3 carte per formare la mano.
Le altre carte vanno messe al centro del tavolo a faccia in giù. Poi si girano le prime 5 carte per formare il Bosco che corrisponde al mercato con le carte acquistabili dai giocatori.

Mycelia (partita)

Nel proprio turno il giocatore deve usare tutte le tre carte che ha in mano. Poi le mette nel mazzo degli scarti e ripesca altre 3 carte. Quando il mazzo di pesca termina mescola gli scarti per formarlo di nuovo. Le carte acquistate dal Bosco finiscono subito nel mazzo di pesca.

Le carte base hanno 3 effetti principali: muovere le gocce di rugiada; togliere le gocce di rugiada; ottenere foglie.
Nella plancia del giocatore ci sono le caselle che raffigurano i differenti tipo di terreno, più una casella a vortice che simboleggia il santuario. L’azione di muovere serve per spingere le gocce verso il vortice, quando una goccia raggiunge quella casella, la prendiamo e la mettiamo nel Santuario al centro del tavolo. Ogni carta può essere legata a una tipologia di casella (muovere 1 goccia che è sul muschio, sull’acqua, etc.) o avere altri requisiti.

Mycelia (spostamento delle gocce di rugiada)

L’azione di togliere le gocce ci permette di evitare tutti gli spostamenti perché possiamo togliere direttamente le gocce dalla loro posizione e metterle nel santuario. Anche questa azione ha dei requisiti legati alla tipologia di casella o di altro tipo. Per questo può essere importante usare le azioni combinate, ad esempio prima sposto una goccia di rugiada per raggiungere una casella sui cui posso toglierla direttamente con questa azione.
L’azione di prendere le foglie invece è importante per avere un gruzzolo da spendere per acquistare le carte aggiuntive e prendere dei funghetti ancora più forti, o per attivare le azioni delle tessere sotto la plancia.

Mycelia (dettaglio santuario)

Il gioco prosegue un turno dopo l’altro fino a quando il Santuario della vita è pieno di gocce. Per pieno non si intende necessariamente colmo in ogni spazio. Il numero di gocce varia in base al numero di giocatori. Solo in 4 si usano tutti gli spazi.
Quando il santuario è “pieno” si gira la rotella che fa cadere dallo scivolo le gocce e il dado che dopo aver rotolato mostra un simbolo.
Guardando la tessera rifornimento, ogni giocatore aggiunge sulla propria plancia una goccia di rugiada su ogni casella che raffigura il simbolo mostrato dal dado. In genere sono una o al massimo due gocce. Tutte le altre gocce scivolate fuori col dado si tolgono dal gioco, si rimette il dado al suo posto nel Santuario e si riprende a giocare.

La partita prosegue in questo modo fino a quando un giocatore riesce a togliere tutta la rugiada dalla sua plancia e vince la partita.

Espansione di Mycelia (modalità per esperti)

Mycelia (carte espansione)

Come detto in precedenza più che un’espansione è una modalità per esperti. Il gioco rimane identico ma vengono introdotte nuove carte e nuove azioni.
Le due novità più interessanti sono gli Effetti istantanei e la possibilità di eliminare le carte.

Mycelia (carte espansione - effetti istantanei)

Gli effetti istantanei sono simili alle azioni che possono fare le carte fungo, in questo caso però sono dei bonus aggiuntivi che si attivano appena reclutiamo quella carta e si usano solo in quel momento.
La possibilità di eliminare le carte invece è una classica azione dei deckbuilding. Dato che andando avanti nella partita reclutiamo carte più forti di quelle iniziali, potendo eliminare delle carte possiamo togliere quelle che non ci servono più o che abbiamo in versione potenziata. In questo modo abbiamo meno carte, più forti e possiamo svolgere turni più efficaci.

Modalità Solitario

Mycelia (modalità solitario)

Nella modalità solitario avremo il classico bot come avversario, anche se in questo caso è il temibile Gwidyon: un fungo fantasma che si aggira per la foresta.
Gwidyon ha una plancia senza caselle dove si mettono tutte le 20 gocce di rugiada. Poi ha un mazzo con 6 tessere che servono per svolgere i suoi turni.
Il giocatore non ha differenze, né nel setup né nello svolgimento del suo turno. Dopo aver giocato le sue tre carte tocca a Gwidyon. Pesca la prima tessera dalla pila, guarda i simboli e svolge il turno del fungo fantasma. Poi tocca di nuovo a lui.
Il Santuario va fatto ruotare quando ci sono 10 gocce e nella fase di rifornimento solo noi riceviamo nuove gocce. Gwidyon non prende mai altra rugiada.

Anche in questo caso vince chi toglie per primo le 20 gocce di rugiada dalla propria plancia.

Considerazioni finali

Mycelia è davvero un bel gioco. Si presenta molto bene grazie a un comparto grafico curato e ottimi materiali. Il Santuario della vita può essere visto come una finezza ma nel settore dei giochi da tavolo anche l’occhio vuole la sua parte. E non solo l’occhio, perché elementi mobili che attivano nuove fasi di gioco (in questo caso lo scivolo che fa cadere la rugiada e insieme lancia il dado), danno sempre soddisfazioni.

Mycelia (svuotare il santuario)

Lo stile dato ai funghetti raffigurati sulle carte è molto originale e trovo che il lavoro fatto da Justin Chan e Matt Paquette sia davvero apprezzabile.
Il gioco che si cela nel sottobosco di Mycelia è un deckbuilding piuttosto semplice e lo rende perfetto anche come introduttivo per bambini e ragazzi.
Imparare a giocare è molto semplice e la distinzione tra gioco base più semplice e espansione più avanzata rende l’apprendimento ancora più agevole.
Le partite procedono con un buon ritmo e se non si gioca in 4 si finisce anche prima dei 45 minuti indicati dall’editore.
La modalità solitario riesce a mantenere inalterate le meccaniche di gioco. I nostri turni si svolgono uguali a quelli nelle partite con altri giocatori e sfidiamo Gwidyon, un fungo fantasma che si aggira per la foresta.

Maggiori informazioni su ravensburger.org

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