Recensione El Dorado
Un gioco da tavolo in cui andare alla ricerca della mitica El Dorado
La scoperta del Nuovo Mondo ha fatto nascere miti e credenze come quella della città di El Dorato, un luogo dove si troverebbero quantità immense di oro, pietre preziose e manufatti di incredibile valore.
Sono moltissimi gli esploratori che si sono avventurati in molte aree del Sud America alla sua ricerca, nessuno però ha mai trovato la sua esatta ubicazione.
Ora tocca a noi provarci grazie a un gioco da tavolo in cui vestiamo proprio i panni di esploratori pronti per questa grande avventura.
I vantaggi di questa esplorazione da tavolo sono innumerevoli: niente fatica fisica, niente pericoli, niente insetti e animali molesti e soprattutto la certezza di raggiungere El Dorado. Difatti in The Legendary El Dorado i giocatori sanno esattamente dove si trova la città perdura, la sfida è su chi riesce a raggiungerla per primo.
Quindi ora accomodatevi attorno al tavolo e mescolate il mazzo di carte. Per raggiungere El Dorado non vi servirà altro.
Che gioco è e come si presenta
The Legendary El Dorado è un gioco da tavolo di Reiner Knizia pubblicato da Ravensburger. È da 2 a 4 giocatori, è consigliato a partire dai 10 anni e le partite si concludono entro l’ora di gioco.
Il gioco è un’esplorazione del tabellone ad esagoni con i movimenti gestiti da un mazzo di carte. Mazzo gestito con meccaniche da deck building.
All’interno della scatola troviamo 6 blocchi per creare le terre da esplorare per raggiungere El Dorado. Sono double-face e nella scatola troviamo un foglio che ci mostra alcuni setup per ottenere differenti livelli di difficoltà. Noi però possiamo assemblare come ci pare per creare sempre livelli differenti.
Poi troviamo altri elementi per creare il livello (alcuni però servono solo per delle varianti), le pedine esploratore per i 4 giocatori e il mazzo con 54 carte.
Le carte sono 18 mazzetti con 3 copie della stessa carta ciascuno. Si tratta di carte che ci servono per muoverci sul tabellone, compire azioni speciali o da usare come valuta per il mercato.
A inizio partita abbiamo poche carte. Lo scopo è accrescere il mazzo con carte sempre più forti per avanzare più velocemente nel territorio impervio. Il primo giocatore che riesce ad arrivare nelle caselle finali di El Dorado, vince la partita.
Come si gioca a The Legendary El Dorado
La prima cosa da fare è decidere il setup del tabellone tra quelli proposti o ne creiamo uno noi. A inizio partita le tavole con gli esagoni sono separate da dei blocchi, delle strisce sottili che fanno da barriera tra una tavola e l’altra. I blocchi sono una casella speciale che richiede un costo per essere superata. Una volta che un giocatore supera il blocco lo rimuove e lo tiene per sé. I blocchi raccolti servono per decidere il vincitore in caso due o più giocatori arrivino a El Dorado nello stesso turno. Chi ha tolto più blocchi vince.
La seconda cosa da fare è preparare le carte e il mercato. Ogni giocatore ha un mazzo iniziale, le rimanenti carte vanno divise per tipologia e poi si sistemano sul Pannello spedizione. 6 mazzetti hanno un’icona che li identifica come principali e vanno messi uno a fianco all’altro sotto al pannello. I rimanenti mazzi formano due file nella parte superiore.
I giocatori collocano le loro pedine sulle caselle iniziali. Poi può iniziare la partita.
Ogni giocatore pesca 4 carte dal suo mazzo. Nel proprio turno il giocatore può usare come preferisce la sua mano per muovere l’Esploratore e acquistare carte dal mercato.
Il tabellone mostra 3 tipi di terreno principali: Verde giungla, Giallo deserto e Blu acqua. Ognuna ha al suo interno un simbolo che può essere ripetuto più volte per indicare che quella casella ha un costo maggiore. Ad esempio la Giungla base ha 1 machete, ma ci sono caselle con 2 o 3 simboli ad indicare che il costo per raggiungere quella casella è maggiore.
Il costo elevato però implica anche un requisito di carte di maggiore “forza”. Difatti una carta verde di valore tre, ci permette di muoverci su tre caselle di valore uno (o una da due e una da uno). Se gioco 3 carte verdi di valore uno invece non posso muovermi su una casella di valore tre. Quella casella può essere raggiunta solo con una carta di pari valore o superiore.
Sul tabellone troviamo altre 3 tipologie di caselle oltre a quelle verdi, gialle e blu.
Le caselle grigie con le carte al loro interno indicano che per raggiungerle bisogna scartare da 1 a 3 carte di qualunque tipo. Quindi sono analoghe alle caselle base ma non hanno vincoli di colore.
Le caselle rosse sono i campi base. Anche queste carte richiedono da 1 a 3 carte per raggiungerle ma in questo caso dobbiamo rimuoverle dal gioco. Questa cosa non va vista in modo negativo, difatti non siamo obbligati a passare sopra ai campi base. Si tratta di un’opportunità per rimuovere dal nostro mazzo le carte più deboli e ottimizzarlo evitando di pescare carte poco utili.
Le caselle nere con la montagna sono invalicabili e dobbiamo per forza girarci attorno.
In base a quali movimenti vogliamo fare e quello che abbiamo in mano dobbiamo scartare le carte che ci servono per muoverci.
Nella foto che vedete come esempio, sotto sono le 4 carte della mano. Con l’esploratore (valore 1) ci muoviamo su una casella verde, con la Giornalista (valore 3) superiamo due caselle gialle, una da 1 e una da 2. Il Marinaio ci permette di superare la casella con l’acqua; infine con il Pioniere (valore 5) ci spostiamo di 4 caselle di valore 1.
Con le carte possiamo anche acquistare una nuova carta dal mercato. In questo caso le carte gialle mostrano un valore in monete che parte da 1 a salire. Le carte di altro colore invece valgono sempre ½ moneta. La carta acquistata va nel mazzo degli scarti.
Come funziona il mercato
Quando decidiamo di acquistare una carta, dobbiamo sceglierla tra i 6 mazzetti sotto la plancia. Se uno dei mazzetti si esaurisce non va rimpiazzato e rimane uno spazio vuoto.
Quando un altro giocatore usa il mercato con uno spazio vuoto, può scegliere di acquistare una carta tra tutti i mazzetti presenti sopra la plancia. Se lo fa, quel mazzetto va messo sotto la plancia a occupare lo spazio vuoto e diventa a disposizione di tutti i giocatori.
L’azione permette di mettere in gioco carte più forti e anche le carte viola che si affiancano a quelle verdi, gialle e blu. Le carte viola sono speciali e possono avere degli effetti rispetto alle carte base. Alcune di queste però sono monouso e vanno tolte dal gioco dopo averle usate.
Nel nostro turno possiamo sia muoverci sia acquistare una carta – se le carte ce lo permettono – e non sono azioni alternative.
Per concludere il turno peschiamo carte per ritornare ad avere una mano di 4 carte. Se il mazzo di pesca è finito o non ha abbastanza carte mescoliamo il mazzo degli scarti che diventa il nuovo mazzo di pesca. In questo modo entrano in gioco le carte acquistate dal mercato.
La partita prosegue fino a quando un giocatore raggiunge El Dorado. Se è l’ultimo giocatore del turno vince, altrimenti gli altri giocatori possono ancora svolgere il loro turno. Se riescono a raggiungere El Dorado in quel turno si va allo spareggio. Si controlla chi ha tolto più blocchi dal tabellone. Chi ne ha tolti di più vince la partita.
Variante Grotte
In questa variante entrano in gioco dei segnalini esagonali che formano delle pile sulle caselle con le montagne.
Quando un giocatore termina il suo movimento su una casella adiacente a una montagna, può prendere il primo segnalino grotta della pila (nei turni successivi l’azione può essere ripetuta, a patto di allontanarsi almeno di una casella dalla montagna per poi riavvicinarsi).
I segnalini hanno sul retro un’azione bonus che può essere giocata in ogni momento. Può essere un movimento, pescare una o più carte, eliminare una carta dal mazzo e altre azioni potenzialmente molto utili.
Variante per 2 giocatori
Le regole sono identiche tranne il fatto che ogni giocatore usa 2 pedine. Il gioco diventa un po’ più lento perché la mano rimane di 4 carte e bisogna gestire 2 personaggi. Le sfide però possono diventare più strategiche, sia per ottimizzare gli spostamenti, sia per essere d’intralcio al nostro unico avversario.
Considerazioni finali
The Legendary El Dorado è un gioco da tavolo per chi ama le ambientazioni avventurose o ha sempre subito il fascino dei racconti attorno a questo luogo leggendario.
Il gioco è molto semplice e si impara rapidamente, dopotutto è un titolo che rientra nella categoria family. Nonostante questo, ha delle meccaniche ben congegnate che danno vita a partite piacevoli un po’ per tutti i giocatori.
La combinazione di un gioco tipo corsa – con l’obiettivo di raggiungere El Dorado prima di tutti – e un Deck building, è fatta molto bene. Bella anche la gestione del mercato con il sistema di rimpiazzo dei mazzetti che terminano.
Anche la partita in due giocatori merita attenzione, dovendo usare due pedine a testa senza altri cambi regolamentari, varia un po’ la gestione della partita.
Il tabellone modulare invece non cambia in modo sostanziale il gioco, però offre percorsi sempre diversi che danno al gioco una longevità molto più alta.
Prossimante recensiremo anche la prima espansione The Legendary El Dorado: Eroi & demoni. Un’aggiunta molto interessante che rende il gioco da tavolo un po’ più difficile ma anche avvincente.
Maggiori informazioni su ravensburger.org