Recensione Beethupferl
Un gioco da tavolo per bambini in cui prendersi cura dell'orto
Prendersi cura di un orto può essere una divertente attività didattica per i bambini. Ovviamente nessuno si sogna di farli vangare o zappare in tenera età, ma ci sono molte cose che possono fare e che permettono loro di conoscere meglio il mondo dei vegetali. L’importante è rendere tutto un gioco in modo che ogni attività risulti divertente.
Il problema è che non tutti hanno un orto e nemmeno un giardino dove farlo; anche se basterebbero dei vasi su un balcone per fare delle coltivazioni insieme ai bambini.
Il gioco da tavolo Beethupferl però risolve il problema alla radice proponendovi un gioco in cui il tema centrale è proprio la cura di un orto. Così l’unico spazio che vi occorre è un tavolo, non si fa fatica e ci si diverte parecchio.
Che gioco è e come si presenta
Beethupferl è un gioco da tavolo per bambini ideato da Bernhard Weber e pubblicato dall’editore tedesco Zoch Verlag.
Il nome del gioco è un po’ complicato da pronunciare, almeno per chi non ha mai studiato il tedesco, e sembra anche un po’ intraducibile. La prima parte della parola, Beet, dovrebbe indicare un piccolo appezzamento di terra recintato, mentre la seconda parte del nome non sono riuscito a trovarla né nei traduttori né nei dizionari.
Le difficoltà di traduzione del nome però sono l’unico problema linguistico del gioco, difatti l’edizione è tedesca ma il regolamento è multilingua e c’è anche l’italiano!
Il gioco è pensato da 1 a 4 giocatori, è consigliato a partire dai 4 anni e le partite durano attorno ai 15 minuti.
Beethupferl colpisce per la qualità dei suoi materiali che sono certo incuriosiranno molto i bambini.
La scatola fa sia da contenitore sia da base per giocare. Difatti ha al centro una parte in plastica che raffigura il terreno dell’orto, mentre i 4 lati in discesa verso l’orto sono coperti con dei pannelli in cartone con una grafica a tema.
Gli altri materiali di gioco sono:
– 4 innaffiatoi di differenti colori, realizzati in cartone e da assemblare con un semplice procedimento.
– 30 gettoni in plastica sui cui vanno aggiunti degli adesivi per completarli. Sono double-face, da un lato mostrano il terreno, dall’altro differenti tipi di verdure o delle lumache. Ogni soggetto è presente 5 volte e troviamo 5 lumache più 5 cavoli rossi, 5 cetrioli, 5 barbabietole, 5 carote e 5 zucche.
– 20 gocce d’acqua raffigurate da delle palline in plastica.
– 1 ciotola per mettere le gocce.
Lo scopo del gioco è annaffiare il terreno per far crescere le piante e cercare di fare dei tris con lo stesso tipo di verdura. Al tempo stesso bisogna sempre stare attenti a non trovare le lumache, ghiotte della nostra verdura.
Come si gioca a Beethupferl
A inizio partita ogni giocatore prende un innaffiatoio, si mettono le sfere d’acqua nella ciotola e si riempiono gli spazi a semisfera che troviamo nella scatola con altrettanti gettoni presi in modo casuale. Il lato visibile deve essere quello del terreno. I gettoni avanzati formano una riserva e vanno tenuti sempre con il terreno rivolto verso l’alto.
Nel proprio turno un giocatore deve mettere una goccia d’acqua nel suo annaffiatoio, poi la fa cadere nell’orto.
La plancia di Beethupferl è molto particolare e dà al gioco una meccanica innovativa che conquisterà i bambini. Le gocce d’acqua rotolano per l’orto fino a quando finiscono sopra uno dei gettoni. Il gettone non è fissato ed è libero di ruotare su sé stesso, così la sfera d’acqua cade nella plancia e fa rovesciare il gettone che mostra la sua seconda faccia.
In base all’età dei bambini può cambiare il modo in cui si innaffia l’orto. I bimbi di 4 anni possono anche far cadere la goccia direttamente sul gettone che vogliono rivelare.
I bimbi più grandi possono scegliere se far cadere una goccia d’acqua direttamente su un gettone, oppure farne cadere due sui bordi inclinati e farle rotolare in modo casuale nell’orto.
Dopo che il giocatore ha svolto l’azione di innaffiare il turno passa al giocatore successivo. Si continuano a svolgere turni e girare gettoni fino a quando nell’orto non appaiono tre disegni dello stesso tipo. Vale sia con gli ortaggi sia con le lumache.
Il giocatore che ha rivelato il terzo gettone uguale ne sceglie uno dei tre, lo prende e lo mette di fronte a sé. Poi prende un nuovo gettone dalla riserva e riempie lo spazio vuoto sul tabellone. Le gocce d’acqua sotto ai tre gettoni vanno recuperate e rimesse nella ciotola.
La partita termina quando l’ultimo gettone della riserva viene aggiunto all’orto, oppure quando i giocatori raccolgono la terza lumaca.
A questo punto ogni giocatore che ha raccolto una lumaca deve scartare una verdura per ogni lumaca in suo possesso. Si procede poi al conteggio delle verdure raccolte, chi ne ha di più vince.
Considerazioni finali
Quando si sceglie un gioco da tavolo per i propri figli o nipoti l’aspetto estetico del titolo ha una grande rilevanza. Il tema e l’ambientazione sono sempre centrali nella scelta e lo stesso vale per i materiali di gioco. Nel caso di Beethupferl l’idea di dare vita a un gioco di tavolo dentro ad un orto è molto bella, ma sono i materiali che riescono a conquistarci del tutto.
La scatola che fa da orto con le caselle che nascondono gli ortaggi, gli annaffiatoi e le sfere d’acqua che “bagnano” le caselle danno vita a una meccanica divertente e appagante.
Per quanto riguarda la parte educativa Beethupferl lavora su varie abilità. Una è quella della manualità, con i bambini piccoli che devono prendere una sfera d’acqua, metterla nel loro innaffiatoio e versarla con precisione proprio sopra la casella che hanno scelto (se non usano la doppia mossa con la discesa casuale dai bordi inclinati). Nel proseguo del gioco invece entra in gioco anche la memoria, perché dopo aver trovato un tris, due ortaggi uguali vengono girati di nuovo a faccia in giù e chi si ricorda la loro posizione ha un grande vantaggio.
Tutto questo rende Beethupferl un ottimo gioco da tavolo per bambini in età prescolare (ma anche oltre).
Maggiori informazioni su zoch-verlag.com