Recensione Dream Catchers
Un gioco cooperativo in cui dobbiamo difendere i sogni dei bambini
Questa è una recensione in anteprima, difatti Dream Catchers non solo non è ancora uscito sul mercato, ma non ha nemmeno iniziato la campagna di raccolta finanziamenti su KickStarter.
La casa editrice Play Nation però ci ha inviato una copia del gioco in anticipo per potervi parlare di questo interessante gioco di società. La copia è già completa di tutto, con un regolamento definitivo e gli stessi materiali che avrà il gioco al suo arrivo sul mercato. Non che sia una cosa certa visto che le campagne di KickStarter non hanno tutte l’esito scontato. Play Nation però sembra aver fatto le cose per bene, non solo per la bontà del gioco, ma anche per la professionalità con cui sta gestendo il suo lancio e – ancora prima – l’avvio della campagna di crowdfunding.
Play Nation è una piccola e giovane casa editrice di Singapore, nonostante questo il gioco include già il regolamento multilingua con inglese, tedesco e udite udite… italiano! Questa è un’ottima cosa visto che molti giochi non vengono localizzati in italiano nemmeno dopo aver riscosso un buon successo. Dream Catchers invece ha già il regolamento in italiano prima ancora di uscire sul mercato. Quindi per noi parte già nel migliore dei modi, denotando un’attenzione verso ogni possibile mercato che troppo spesso manca.
Che gioco è e come si gioca a Dream Catchers
Dream Catchers è un gioco casual cooperativo da 2 a 4 giocatori. I giocatori sono Acchiappasogni (Dream Catchers) che visitano i bambini durante il loro sonno per aiutarli a dormire bene. Per riuscire nel loro intento devono raccogliere i bei sogni e rimuovere gli incubi. Gli incubi però non sono le uniche insidie, la notte porta con sé anche dei mostri, e i Dream Catchers devono anche scacciare queste minacciose creature.
Il gioco si sviluppa grazie a delle carte e delle tessere. Gli unici elementi extra sono delle plance che raffigurano diversi bambini che dormono, le quali equivalgono all’ambientazione dove si segnano i progressi e i punti.
A inizio partita si sceglie la plancia bambino. In tutto sono 5 e offrono differenti livelli di difficoltà. Nella parte superiore della plancia c’è la durata della notte con le sue fasi. In basso invece ci sono due segnapunti. L’azzurro è il punteggio dei giocatori, quello rosa è il punteggio degli incubi. I giocatori vincono se riescono a completare il segnapunti dei sogni prima degli incubi o prima che si faccia giorno e il bambino si svegli.
Sopra la plancia si colloca una griglia formata da 9 carte sogno pescate a caso dal mazzo, e quelli sono i sogni in gioco. Le carte azzurre sono i bei sogni, quelli rossi sono gli incubi.
Durante il proprio turno ogni giocatore deve scacciare gli incubi e raccogliere i sogni. Raccogliendo i sogni si fanno punti, scacciando gli incubi si evitano i loro attacchi. Difatti gli incubi in gioco interagiscono tra loro e – in determinate condizioni – possono attaccare ed eliminare le carte sogno dal gioco. Alla fine di ogni turno si pescano nuove carte sogno per colmare i buchi formati dalle fasi precedenti e ricreare la griglia 3×3.
Già così il gioco presenta uno sviluppo interessante. A rendere le cose più difficili però ci sono anche i mostri, delle creature che entrano in gioco in momenti prestabiliti dalla linea del tempo. Quando il turno raggiunge una casella mostro si entra nella fase Mostro. Queste creature hanno delle carte dedicate e quando ne entra una in gioco si colloca sotto la plancia, una posizione metaforica che indica che si è messo sotto al letto del bambino.
Anche i mostri sono una minaccia per i bei sogni e ne possono eliminare una grande quantità. I giocatori però possono scacciarli nello stesso modo in cui scacciano gli incubi. Scacciare o eliminare i mostri poi è molto importante, non solo per salvaguardare i bei sogni, ma anche perché nel caso sotto al letto ci dovessero essere 3 mostri nello stesso momento si perde la partita.
Il compito dei giocatori non è per nulla semplice, ma è reso meno arduo grazie ai poteri speciali che può avere ognuno di loro. Difatti il gioco include anche 6 carte Dream Catchers, con altrettanti personaggi dotati di un potere speciale.
Considerazioni e giudizio finale
Nonostante l’ambientazione e lo stile grafico Dream Catchers non è un gioco per bambini. L’età consigliata è a partire dai 12 anni e le partite non sono affatto banali. Il livello di impegno è elevato, anche se nello sviluppo delle partite incide sempre la fortuna. Se quando si pescano le carte sogno capitano molti incubi la partita può prendere una brutta piega, come la quantità di sogni che riesce ad eliminare un mostro. Questi però sono da vedere come imprevisti, situazioni che stravolgono la griglia dei sogni ad ogni turno, ed impongono continui cambi di strategie e scelte.
La cooperazione tra giocatori non è solo verbale, c’è anche la possibilità di scambiarsi alcune carte sacrificando altre azioni. Difatti in Dream Catchers non c’è alcuna individualità né obiettivi personali. L’unico obiettivo è vincere la partita completando la barra punteggio dei bei sogni, e per riuscirci occorre molto lavoro di squadra.
Per quanto riguarda lo stile lo trovo molto bello, con delle illustrazioni che creano un’ambientazione onirica e molto originale. Sui materiali invece c’è poco da dire visto che ci sono prevalentemente carte e tessere. Per il momento sembrano di buona fattura e durature, ma per esserne certi serviranno parecchie altre partite. Completano la dotazione di gioco delle belle pedine di legno per mostri e punteggi e un dado da 6 rosa trasparente con i glitter. Insomma, per giocare a Dream Catchers non servono molte cose ma ciò che serve è ben realizzato e curato.
Per quanto mi riguarda Dream Catchers è un gioco da tenere in seria considerazione. Anzi, se l’ambientazione vi intriga e vi piacciono i giochi cooperativi potrebbe davvero valere la pena finanziarlo. Dopotutto non parliamo di un gioco di un colosso del settore approdato su KickStarter più per promozione che altro. In casi come questo una campagna KickStarter può essere vitale per la casa editrice. Infine, visto che il gioco è già fatto e finito (come potete constatare anche dalle foto), avete anche la certezza che non si tratta di uno dei quei nebulosi progetti di cui si rischia di perdere le tracce. Dream Catchers parla di sogni, ma sta già muovendo i suoi primi passi nel mondo reale.
Maggiori informazioni su kickstarter.com
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