Pupazzo di gomma Urlo di Munch
Quando un'opera straziante incontra la Pop Art nascono cose simili
Per l’arte il successo è una medaglia a due facce. Da un lato c’è tutto ciò che di positivo può portare la popolarità e l’apprezzamento generale dell’opera; dall’altro c’è la perdita dello spirito critico a seguito della definizione di “capolavoro”. Se un’opera d’arte viene definita tale per una parte delle persone svanisce la voglia di scoprire un’opera, di capirla e di osservarla… “se hanno detto che è un capolavoro deve essere così!”.
Poi, assai più raro, c’è anche il profilo della medaglia. Si tratta di questioni marginali che sono anche difficili da collocare su una delle due facce. Sono cose positive o negative? Boh!
E’ il caso del Pupazzo Urlo di Munch, sotto certi aspetti un capolavoro come il dipinto originale, sotto altri aspetti un’opera che raggiunge livelli di trash impressionanti. Vediamo i perché.
La nascita di gadget di un’opera d’arte è sempre qualcosa di positivo, dopotutto molti giovani banalizzano o trascurano l’importanza dell’arte. Quindi se i gadget possono avvicinarli a questo mondo – o almeno dare loro qualche piccolo scorcio di cultura generale – ben venga.
Tra i “malus” invece c’è la questione stilistica e di buongusto: è giusto banalizzare o travisare il senso di un’opera d’arte? Dopotutto è proprio il caso dell’Urlo realizzato da Edvart Much, un’opera straziante che nei gadget diviene una banale espressione di Pop Art di bassa lega.
Dopo tutti questi discorsi artistico-filosofici però direi che è ora di passare alla visione del gadget. Alle conclusioni ci penserete voi in base al vostro pensiero.
Il Pupazzo di gomma Urlo di Munch è una replica in 3D del protagonista dell’opera, è alto circa 31 cm ed “urla” per davvero. Urla però è una parola grossa visto che quando premuto il personaggio “suona” come un giochino per cani.
Il tocco di classe però è la confezione che replica la cornice con lo stesso sfondo del quadro alle spalle del personaggio. Una soluzione ottimale che mette nel suo contesto il pupazzo. Un modo per presentare al meglio il prodotto e al tempo stesso rievocare in maniera completa l’opera.
A questo punto parole e iniziative a voi. Lo comprerete?